Trattare in maniera identica agli altri lavoratori in punto di orari e turni di lavoro una persona doppiamente protetta dall’ordinamento, in ragione sia della maternità sia della disabilità della figlia, comporta una discriminazione indiretta, in quanto una decisione datoriale apparentemente neutra pone la lavoratrice in una situazione di particolare svantaggio. Questo è il “cuore” della sentenza con la quale il Tribunale di Ferrara dichiara la discriminatorietà della condotta assunta dalla società datrice di lavoro nei confronti della dipendente – madre di una bambina portatrice di handicap – consistente nell’assegnazione di una turnazione strutturata su orari spezzati e serali, comprendenti tutte le c.d. chiusure.

DISCRIMINAZIONE PER HANDICAP E ORARIO DI LAVORO

Russo M
2019

Abstract

Trattare in maniera identica agli altri lavoratori in punto di orari e turni di lavoro una persona doppiamente protetta dall’ordinamento, in ragione sia della maternità sia della disabilità della figlia, comporta una discriminazione indiretta, in quanto una decisione datoriale apparentemente neutra pone la lavoratrice in una situazione di particolare svantaggio. Questo è il “cuore” della sentenza con la quale il Tribunale di Ferrara dichiara la discriminatorietà della condotta assunta dalla società datrice di lavoro nei confronti della dipendente – madre di una bambina portatrice di handicap – consistente nell’assegnazione di una turnazione strutturata su orari spezzati e serali, comprendenti tutte le c.d. chiusure.
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