L’articolo esplora il delicato tema dello statuto giuridico ed etico dell’embrione umano, analizzando i paradigmi in conflitto tra il riconoscimento della vita umana fin dal concepimento e la concezione dell’individualità fondata su criteri di coscienza e autonomia. Vengono affrontati i principali tentativi di mediazione tra posizioni pro-life e pro-choice, evidenziando le implicazioni filosofiche, giuridiche e bioetiche della tutela dell’embrione. Attraverso un’analisi critica delle normative e delle pronunce giurisprudenziali, il contributo propone una prospettiva intermedia che riconosca la gradualità della protezione dell’embrione, in equilibrio con i diritti della donna. Inoltre, si analizzano le prospettive future, come l’ectogenesi e l’utero artificiale, che potrebbero ridefinire le categorie giuridiche e bioetiche tradizionali in materia di diritti riproduttivi. L’approccio proposto mira a superare l’antinomia tra diritti della madre e tutela del concepito, attraverso una teoria che contempli sia la dignità umana dell’embrione sia la necessità di bilanciamento con altri interessi giuridicamente rilevanti.

Rispetto della vita umana e inviolabilità della persona: riflessioni bioetiche e biogiuridiche sullo statuto dell’embrione.

Stile
2020

Abstract

L’articolo esplora il delicato tema dello statuto giuridico ed etico dell’embrione umano, analizzando i paradigmi in conflitto tra il riconoscimento della vita umana fin dal concepimento e la concezione dell’individualità fondata su criteri di coscienza e autonomia. Vengono affrontati i principali tentativi di mediazione tra posizioni pro-life e pro-choice, evidenziando le implicazioni filosofiche, giuridiche e bioetiche della tutela dell’embrione. Attraverso un’analisi critica delle normative e delle pronunce giurisprudenziali, il contributo propone una prospettiva intermedia che riconosca la gradualità della protezione dell’embrione, in equilibrio con i diritti della donna. Inoltre, si analizzano le prospettive future, come l’ectogenesi e l’utero artificiale, che potrebbero ridefinire le categorie giuridiche e bioetiche tradizionali in materia di diritti riproduttivi. L’approccio proposto mira a superare l’antinomia tra diritti della madre e tutela del concepito, attraverso una teoria che contempli sia la dignità umana dell’embrione sia la necessità di bilanciamento con altri interessi giuridicamente rilevanti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/442806
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