In recent years, the role of museums has changed from a focus on the protection of cultural heritage to one on its development using various cultural services aimed at an ever wider public in order to maximize these structure mission: to contribute to the society's cultural and social development. In this new vision of the museum’s social function, a central role is given to the accessibility of its services as being accessible allows the access to the benefits of cultural resources also to people disabilities both the physical ones and those of the people with behavioral and/or cognitive disorders. In particular, museums have developed several brand-new services to meet the needs of people with autism spectrum disorders. This work analyzes a project by the Museo Archeologico Nazionale di Napoli (National Archaeological Museum of Naples) aimed at understanding how, by changing the perspective of analysis and engaging external stakeholder, it is possible to define new inclusive services towards people affected by behavioral and / or cognitive disorders.

Negli ultimi anni, il ruolo dei musei si è progressivamente modificato, passando dal focus quasi esclusivo sull'azione di tutela del patrimonio culturale alla sua valorizzazione, tramite diversi e nuovi servizi rivolti a un pubblico sempre più ampio, con l’intento di contribuire in modo sempre più incisivo alla crescita culturale e sociale della collettività. In questa nuova visione della funzione del museo, l’accessibilità dei servizi assume un ruolo centrale, perché permette la fruizione delle risorse culturali anche alle persone affette da disabilità motorie e a quelle che hanno disordini comportamentali e/o cognitivi. In particolare, alcuni musei hanno sviluppato nuovi servizi, per soddisfare i bisogni delle persone affette da disordini dello spettro autistico. In questo lavoro si analizza un progetto del Museo Archeologico Nazionale di Napoli volto a comprendere come, cambiando la prospettiva di analisi e coinvolgendo altri portatori di interesse, sia possibile definire nuovi servizi che possano essere più inclusivi nei confronti delle persone affette da disordini comportamentali e/o cognitivi.

Social innovation and accessibility in museum: the case of “SoStare al MANN” social inclusion project

Solima L.;
2021

Abstract

In recent years, the role of museums has changed from a focus on the protection of cultural heritage to one on its development using various cultural services aimed at an ever wider public in order to maximize these structure mission: to contribute to the society's cultural and social development. In this new vision of the museum’s social function, a central role is given to the accessibility of its services as being accessible allows the access to the benefits of cultural resources also to people disabilities both the physical ones and those of the people with behavioral and/or cognitive disorders. In particular, museums have developed several brand-new services to meet the needs of people with autism spectrum disorders. This work analyzes a project by the Museo Archeologico Nazionale di Napoli (National Archaeological Museum of Naples) aimed at understanding how, by changing the perspective of analysis and engaging external stakeholder, it is possible to define new inclusive services towards people affected by behavioral and / or cognitive disorders.
2021
Negli ultimi anni, il ruolo dei musei si è progressivamente modificato, passando dal focus quasi esclusivo sull'azione di tutela del patrimonio culturale alla sua valorizzazione, tramite diversi e nuovi servizi rivolti a un pubblico sempre più ampio, con l’intento di contribuire in modo sempre più incisivo alla crescita culturale e sociale della collettività. In questa nuova visione della funzione del museo, l’accessibilità dei servizi assume un ruolo centrale, perché permette la fruizione delle risorse culturali anche alle persone affette da disabilità motorie e a quelle che hanno disordini comportamentali e/o cognitivi. In particolare, alcuni musei hanno sviluppato nuovi servizi, per soddisfare i bisogni delle persone affette da disordini dello spettro autistico. In questo lavoro si analizza un progetto del Museo Archeologico Nazionale di Napoli volto a comprendere come, cambiando la prospettiva di analisi e coinvolgendo altri portatori di interesse, sia possibile definire nuovi servizi che possano essere più inclusivi nei confronti delle persone affette da disordini comportamentali e/o cognitivi.
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