La Corte di Appello di Trento, con ordinanza del 23 febbraio 2017, consentendo la trascrizione di un provvedimento giudiziale straniero in cui si riconosce il rapporto genitoriale tra due gemelli e il padre non genetico, ha ammesso per la prima volta la genitorialità al padre sociale, partner del padre biologico, senza il ricorso all’istituto dell’adozione. Prestando particolare attenzione alle coppie same-sex, il contributo analizza tale decisione alla luce della più recente giurisprudenza interna, a partire da quella della Cassazione, che si muove tra il divieto di maternità surrogata e l’interesse del minore. L’indagine si sofferma, altresì, sulla pronuncia della Grande Chambre della Corte EDU (24 gennaio 2017) che in tema di gestazione per altri (GPA) ha modificato l’orientamento espresso dalla stessa Corte di Strasburgo in prima istanza (27 gennaio 2015). Seppure limitatamente alle ipotesi di maternità surrogata, il contributo prova ad avanzare qualche riflessione sul tema della stepchild adoption in relazione alla recente legge 76/2016.

La maternità surrogata tra coppie same-sex e coppie etero. Un esame della giurisprudenza (ultima) interna e della Corte EDU

FERRARO L.
2017

Abstract

La Corte di Appello di Trento, con ordinanza del 23 febbraio 2017, consentendo la trascrizione di un provvedimento giudiziale straniero in cui si riconosce il rapporto genitoriale tra due gemelli e il padre non genetico, ha ammesso per la prima volta la genitorialità al padre sociale, partner del padre biologico, senza il ricorso all’istituto dell’adozione. Prestando particolare attenzione alle coppie same-sex, il contributo analizza tale decisione alla luce della più recente giurisprudenza interna, a partire da quella della Cassazione, che si muove tra il divieto di maternità surrogata e l’interesse del minore. L’indagine si sofferma, altresì, sulla pronuncia della Grande Chambre della Corte EDU (24 gennaio 2017) che in tema di gestazione per altri (GPA) ha modificato l’orientamento espresso dalla stessa Corte di Strasburgo in prima istanza (27 gennaio 2015). Seppure limitatamente alle ipotesi di maternità surrogata, il contributo prova ad avanzare qualche riflessione sul tema della stepchild adoption in relazione alla recente legge 76/2016.
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