La nomina del curatore speciale su richiesta del minore: riflessioni a margine del nuovo art. 473 bis.8, comma 1, lett. d, c.p.c.

Tra le fattispecie di nomina del curatore speciale tipizzate dal nuovo art. 473 bis.8 c.p.c., quella espressa dal comma 1, lett. d si rende portatrice di una rinnovata concezione del ruolo del fanciullo nell’àmbito dei procedimenti che lo coinvolgono. Invero, nel consacrare il diritto del minore ultraquattordicenne a richiedere autonomamente la designazione del proprio curatore, la norma ha inteso conformare le regole processuali ai princípi espressi dal diritto internazionale e annidati tra le righe delle piú recenti riforme, valorizzando l’autonomia decisionale del fanciullo anche al di là delle ipotesi legislativamente predeterminate. Il presente contributo intende esaminare il recente approdo del legislatore in una prospettiva assiologica, indagandone peraltro alcuni profili irrisolti come, a titolo esemplificativo, quello inerente alle conseguenze della omessa nomina o quello relativo alle concrete modalità di accesso alla giustizia da parte del minore ultraquattordicenne.