L’eliminazione del divieto di prova testimoniale e pertanto l’introduzione della stessa nel processo tributario la prova testimoniale, seppur solo nella forma scritta, rappresenta una delle novità più significative della riforma del processo tributario. Si tratta, come è noto, di uno tra i principali mezzi di prova previsti dal nostro ordinamento cui viene fatto più frequentemente ricorso per l’accertamento della verità processuale e per la ricostruzione dei fatti oggetto del procedimento. La dottrina, infatti, da tempo aveva messo in dubbio sia l’opportunità di tale esclusione, evidenziandone la contrarietà al principio costituzionale della parità delle armi tra le parti, determinando un’ingiustificata disparità di trattamento. Ciò, in particolar modo, quando l’Amministrazione finanziaria acquisisce e pone a fondamento dei propri atti impositivi le dichiarazioni di soggetti terzi, le quali rendono oltremodo difficile se non impossibile l’esercizio del diritto di difesa del contribuente. L’introduzione della prova testimoniale nel processo tributario se correttamente utilizzata, potrà quindi fungere non solo da efficace strumento per rafforzare l’attività difensiva del contribuente, così bilanciando l’originaria asimmetria delle posizioni delle parti processuali sotto il profilo probatorio, ma soprattutto quale valido mezzo a disposizione dei Giudici per la ricerca della verità processuale e, conseguentemente, per il miglioramento della qualità delle sentenze di merito.

Le prove nel processo tributario: la testimonianza orale definitivamente archiviata? Il valore dell’oralità

Clelia Buccico
2025

Abstract

L’eliminazione del divieto di prova testimoniale e pertanto l’introduzione della stessa nel processo tributario la prova testimoniale, seppur solo nella forma scritta, rappresenta una delle novità più significative della riforma del processo tributario. Si tratta, come è noto, di uno tra i principali mezzi di prova previsti dal nostro ordinamento cui viene fatto più frequentemente ricorso per l’accertamento della verità processuale e per la ricostruzione dei fatti oggetto del procedimento. La dottrina, infatti, da tempo aveva messo in dubbio sia l’opportunità di tale esclusione, evidenziandone la contrarietà al principio costituzionale della parità delle armi tra le parti, determinando un’ingiustificata disparità di trattamento. Ciò, in particolar modo, quando l’Amministrazione finanziaria acquisisce e pone a fondamento dei propri atti impositivi le dichiarazioni di soggetti terzi, le quali rendono oltremodo difficile se non impossibile l’esercizio del diritto di difesa del contribuente. L’introduzione della prova testimoniale nel processo tributario se correttamente utilizzata, potrà quindi fungere non solo da efficace strumento per rafforzare l’attività difensiva del contribuente, così bilanciando l’originaria asimmetria delle posizioni delle parti processuali sotto il profilo probatorio, ma soprattutto quale valido mezzo a disposizione dei Giudici per la ricerca della verità processuale e, conseguentemente, per il miglioramento della qualità delle sentenze di merito.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/571805
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