Tra Scilla e Cariddi: alcune considerazioni in merito all'esecuzione delle sentenze di condanna della Corte dei conti.

Ai sensi degli artt. 212 e ss. del codice di giustizia contabile, l’esecuzione delle sentenze di condanna della Corte dei conti per risarcimento del danno erariale è rimessa a quella che alcuni attenti commentatori hanno definito «diarchia funzionale» fra amministrazione danneggiata e pubblico ministero contabile. I due attori istituzionali, infatti, pur nell’autonomia delle reciproche sfere d’azione, sono legati da un nesso di interdipendenza che richiede un costante confronto fra gli stessi al fine di portare ad esecuzione i crediti erariali statuiti in sentenza. Nondimeno, lungi dal razionalizzare un quadro giuridico ancora oggi particolarmente dispersivo, le citate norme hanno invece contributo a frammentare ulteriormente lo scenario giuridico in analisi. Pertanto, scopo della presente analisi è quello di interrogarsi sulla genesi di una simile scelta di politica processuale, saggiando altresì la tenuta di possibili scenari di riforma emersi nel dibattito al fine di portare ad esecuzione i crediti riconosciuti in sentenza.