Il presente contributo si propone di esaminare i profili giuridici e sociali dell’emergenza rifiuti in Campania, soprattutto in virtù dell’utopia istituzionale di una “Società europea del Riciclaggio” derivante dalla Direttiva 2008/98/CE. Lo studio si concentrerà, in particolare, sulla sentenza di condanna emessa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso Cannavacciuolo e altri c. Italia e sulle misure che lo Stato italiano dovrà adottare nei prossimi due anni, nell’ottica del principio di prevenzione. Si analizzeranno, altresì, attraverso la disamina del contenuto della Direttiva (UE) 2024/1203, emanata l’11 aprile 2024, le prospettive di riforma della tutela penale dell’ambiente, che ha introdotto, in chiave repressiva, nuove fattispecie di reato per combattere la criminalità ambientale, anche in relazione alla possibile implementazione del nuovo reato di “ecocidio”.
This contribution aims to examine the social and legal analysis of the waste emergency in Campania, particularly in light of the institutional utopia of a “European Recycling Society” stemming from Directive 2008/98/EC. The study will then focus on the judgment of conviction issued by the European Court of Human Rights in the case of Cannavacciuolo and others v. Italy and the measures that the Italian State will have to adopt over the next two years, in line with the principle of prevention. Furthermore, an analysis of the content of Directive (EU) 2024/1203, issued on April 11, 2024, will explore prospects for reform in the criminal protection of the environment. This directive has introduced new offenses to combat environmental crime from a repressive perspective, including considerations on the possible implementation of the new crime of “ecocide”.
Dalla “crisi dell’emergenza rifiuti” alla “Terra dei Fuochi”: profili giuridici a margine della recente sentenza della Corte EDU
Luca Mazza
;Luigi Colella
2025
Abstract
Il presente contributo si propone di esaminare i profili giuridici e sociali dell’emergenza rifiuti in Campania, soprattutto in virtù dell’utopia istituzionale di una “Società europea del Riciclaggio” derivante dalla Direttiva 2008/98/CE. Lo studio si concentrerà, in particolare, sulla sentenza di condanna emessa dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nel caso Cannavacciuolo e altri c. Italia e sulle misure che lo Stato italiano dovrà adottare nei prossimi due anni, nell’ottica del principio di prevenzione. Si analizzeranno, altresì, attraverso la disamina del contenuto della Direttiva (UE) 2024/1203, emanata l’11 aprile 2024, le prospettive di riforma della tutela penale dell’ambiente, che ha introdotto, in chiave repressiva, nuove fattispecie di reato per combattere la criminalità ambientale, anche in relazione alla possibile implementazione del nuovo reato di “ecocidio”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


