Nel 2017, dopo circa 90 anni dalla legge n. 1766 del 1927, nata con l’intento di liquidare tutti gli usi civici presenti sul territorio o di alterarne la struttura in corrispondenza del nuovo modello di proprietà recepito dai moderni codici civili, è stata emanata la legge n. 168/2017, che ha invece riconosciuto piena dignità e valore giuridico ai domini collettivi. La nuova legge ha infatti dichiarato l’interesse generale della collettività alla conservazione degli usi civici, contribuendo questi alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, beni comuni da salvaguardare anche per le generazioni future.

Proprietà collettive e usi civici: dai tentativi di liquidazione alla loro rivalutazione. Spunti per una riflessione comparata

Annamaria Abbruzzese
2022

Abstract

Nel 2017, dopo circa 90 anni dalla legge n. 1766 del 1927, nata con l’intento di liquidare tutti gli usi civici presenti sul territorio o di alterarne la struttura in corrispondenza del nuovo modello di proprietà recepito dai moderni codici civili, è stata emanata la legge n. 168/2017, che ha invece riconosciuto piena dignità e valore giuridico ai domini collettivi. La nuova legge ha infatti dichiarato l’interesse generale della collettività alla conservazione degli usi civici, contribuendo questi alla salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente, beni comuni da salvaguardare anche per le generazioni future.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/565885
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