Nel 1762 Rousseau, dando alle stampe il Contratto sociale, delineava con considerevole anticipo, gli ideali dello Stato democratico che troveran- no la loro concretizzazione pochi anni più tardi con la Rivoluzione france- se. Rifiutava la possibilità di concedere il potere del popolo sovrano ad altri, ammettendo, tutt’al più, la figura dei commissari. Ma la soluzione politica di Rousseau non convincerà del tutto, prospettando allora la necessità (economi- co-politica) della delega ai rappresentanti. Pur scegliendo per la democrazia rappresentativa, l’Assemblea costituente individuò abili correttivi al sistema con l’introduzione di istituti di democrazia diretta. Oggi, gli ordinamenti costituzionali sono attraversati da un profondo scollamento tra gli organi isti- tuzionali e la vitalità democratica dei cittadini e da significative tensioni che interessano, in particolar modo, il modo stesso d’intendere la rappresentanza politica, al punto da spingere verso una ridefinizione del rapporto rappresen- tativo. Le nuove strumentazioni digitali potrebbero restituire voce al popo- lo, tant’è che viene caldeggiata, anche nelle aule istituzionali, la necessità di individuare nuove forme di democrazia partecipativa, o deliberativa, con la speranza di poter sanare la frattura tra la società civile e la comunità politica.
L’esercizio della sovranità popolare tra mantenimento dell’architettura costituzionale e nuove istanze di partecipazione
Micaela Di Giorgio
2024
Abstract
Nel 1762 Rousseau, dando alle stampe il Contratto sociale, delineava con considerevole anticipo, gli ideali dello Stato democratico che troveran- no la loro concretizzazione pochi anni più tardi con la Rivoluzione france- se. Rifiutava la possibilità di concedere il potere del popolo sovrano ad altri, ammettendo, tutt’al più, la figura dei commissari. Ma la soluzione politica di Rousseau non convincerà del tutto, prospettando allora la necessità (economi- co-politica) della delega ai rappresentanti. Pur scegliendo per la democrazia rappresentativa, l’Assemblea costituente individuò abili correttivi al sistema con l’introduzione di istituti di democrazia diretta. Oggi, gli ordinamenti costituzionali sono attraversati da un profondo scollamento tra gli organi isti- tuzionali e la vitalità democratica dei cittadini e da significative tensioni che interessano, in particolar modo, il modo stesso d’intendere la rappresentanza politica, al punto da spingere verso una ridefinizione del rapporto rappresen- tativo. Le nuove strumentazioni digitali potrebbero restituire voce al popo- lo, tant’è che viene caldeggiata, anche nelle aule istituzionali, la necessità di individuare nuove forme di democrazia partecipativa, o deliberativa, con la speranza di poter sanare la frattura tra la società civile e la comunità politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.