Con la presente nota a Cass. civ., 21 febbraio 2020, n. 4689, si affrontano vari profili relativi alla questione di ammissibilità di una eccezione in senso stretto tardiva. Le implicazioni sistematiche sono molteplici, toccando la rilevabilità d’ufficio e l’impugnazione della sentenza, l’appello e la sua natura di revisio prioris istantiae, nonché il giudicato implicito ed il discrimen tra appello incidentale (ex art. 343 c.p.c.) e mera riproposizione (ex art. 346 c.p.c.).

La Cassazione ancora sulle difese dell’appellato ed il giudicato implicito. La rilevabilità ex officio in appello della tardività di un’eccezione in senso stretto

Alessandro Carissimo
2021

Abstract

Con la presente nota a Cass. civ., 21 febbraio 2020, n. 4689, si affrontano vari profili relativi alla questione di ammissibilità di una eccezione in senso stretto tardiva. Le implicazioni sistematiche sono molteplici, toccando la rilevabilità d’ufficio e l’impugnazione della sentenza, l’appello e la sua natura di revisio prioris istantiae, nonché il giudicato implicito ed il discrimen tra appello incidentale (ex art. 343 c.p.c.) e mera riproposizione (ex art. 346 c.p.c.).
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