Il presente lavoro si propone di indagare la funzione democratica insita al processo di fruizione del patrimonio culturale con parti- colare riguardo alle strategie previste sul piano politico e giuridico. L’inscindibile legame con i territori e con le comunità che vi abitano esalta l’intrinseco valore simbolico del patrimonio culturale che concorre alla definizione dell’identità collettiva di un popolo perché capace di aggregare e promanare energie patiche che si tramuta- no nella sperimentazione della dimensione sociale e antropologica dell’individuo. Trasformare il processo di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale in possibile “esercizio” di democrazia significa investire sulla persona come fulcro ideologico dell’ordinamento giuridico ma anche confrontarsi con gli strumenti normativi che avvicinano l’istanza di partecipazione alla materia culturale. In questo scenario, non ci si può esimere da una trattazione sul sistema multilivello delle competenze, inciso dalla recentissima approvazione della Riforma sull’autonomia differenziata e da una riflessione sulla prassi concertativa tra sfera pubblica e privata in materia culturale, sempre più diffusa sul piano territoriale.

La fruizione del patrimonio culturale: un possibile “esercizio” di democrazia

Chiara Sargiotta
2024

Abstract

Il presente lavoro si propone di indagare la funzione democratica insita al processo di fruizione del patrimonio culturale con parti- colare riguardo alle strategie previste sul piano politico e giuridico. L’inscindibile legame con i territori e con le comunità che vi abitano esalta l’intrinseco valore simbolico del patrimonio culturale che concorre alla definizione dell’identità collettiva di un popolo perché capace di aggregare e promanare energie patiche che si tramuta- no nella sperimentazione della dimensione sociale e antropologica dell’individuo. Trasformare il processo di tutela, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale in possibile “esercizio” di democrazia significa investire sulla persona come fulcro ideologico dell’ordinamento giuridico ma anche confrontarsi con gli strumenti normativi che avvicinano l’istanza di partecipazione alla materia culturale. In questo scenario, non ci si può esimere da una trattazione sul sistema multilivello delle competenze, inciso dalla recentissima approvazione della Riforma sull’autonomia differenziata e da una riflessione sulla prassi concertativa tra sfera pubblica e privata in materia culturale, sempre più diffusa sul piano territoriale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/552528
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