Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo, in Italia venne maturando un nuovo approccio al problema del ‘rinnovamento delle case di pena e dei riformatorii’ femminili, che indusse uno ‘spostamento dell’attenzione’ di legislatori, dottrinarî, pratici, dal mero atteggiamento di studio teorico del fenomeno ad un più concreto orientamento risolutivo. Il saggio esamina il contributo di Teresa Labriola che si rese artefice o quanto meno protagonista di un primo cospicuo tentativo sistematorio volto a scardinare i metodi correttivi utilizzati soprattutto nei riformatori femminili, realizzando - nella complessa congiuntura sociopolitica - un momento di non comune vivacità intellettuale
LE RIFLESSIONI DI TERESA LABRIOLA SULL’EDUCAZIONE DELLE MINORENNI TRAVIATE E DELINQUENTI NEI RIFORMATORII FEMMINILI
Pignata, Marianna
In corso di stampa
Abstract
Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del XX secolo, in Italia venne maturando un nuovo approccio al problema del ‘rinnovamento delle case di pena e dei riformatorii’ femminili, che indusse uno ‘spostamento dell’attenzione’ di legislatori, dottrinarî, pratici, dal mero atteggiamento di studio teorico del fenomeno ad un più concreto orientamento risolutivo. Il saggio esamina il contributo di Teresa Labriola che si rese artefice o quanto meno protagonista di un primo cospicuo tentativo sistematorio volto a scardinare i metodi correttivi utilizzati soprattutto nei riformatori femminili, realizzando - nella complessa congiuntura sociopolitica - un momento di non comune vivacità intellettualeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.