Situato alla foce del Flumendosa, in una posizione strategica per il controllo delle rotte commerciali tirreniche e dei bacini metalliferi dell’entroterra, l’insediamento di Sarcapos è solitamente annoverato tra i principali porti fluviali della costa orientale sarda nel periodo punico e romano. Nel tentativo di ampliare le conoscenze sul sito e sul territorio circostante, l’Università di Bologna, in collaborazione con l’IAS-CNR di Oristano e l’Università Roma Tre, ha promosso un programma di indagini geofisiche, geomorfologiche e stratigrafiche funzionali alla ricostruzione del paesaggio costiero antico. La ricerca, ancora in corso, ha permesso di formulare alcune ipo- tesi di lavoro riguardo alle variazioni della linea di costa tra il IV millennio a.C. e l’età moderna, suggerendo una collocazione dell’insediamento antico in un’area prossima ad ambienti marini, lagunari o estuarini. Nel contempo, una campagna di prospezioni geofisiche, condotta nel 2017, ha consentito di individuare il limite sud-orientale dell’abitato e un possibile paleoalveo o fossato artificiale.
Ricerche interdisciplinari per la ricostruzione del paesaggio costiero di Sarcapos (Villaputzu, Sardegna): prime ipotesi di lavoro
M. Silani
2023
Abstract
Situato alla foce del Flumendosa, in una posizione strategica per il controllo delle rotte commerciali tirreniche e dei bacini metalliferi dell’entroterra, l’insediamento di Sarcapos è solitamente annoverato tra i principali porti fluviali della costa orientale sarda nel periodo punico e romano. Nel tentativo di ampliare le conoscenze sul sito e sul territorio circostante, l’Università di Bologna, in collaborazione con l’IAS-CNR di Oristano e l’Università Roma Tre, ha promosso un programma di indagini geofisiche, geomorfologiche e stratigrafiche funzionali alla ricostruzione del paesaggio costiero antico. La ricerca, ancora in corso, ha permesso di formulare alcune ipo- tesi di lavoro riguardo alle variazioni della linea di costa tra il IV millennio a.C. e l’età moderna, suggerendo una collocazione dell’insediamento antico in un’area prossima ad ambienti marini, lagunari o estuarini. Nel contempo, una campagna di prospezioni geofisiche, condotta nel 2017, ha consentito di individuare il limite sud-orientale dell’abitato e un possibile paleoalveo o fossato artificiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.