Promuovere e veicolare gli archivi, renderli contesto rassicurante e di agevole frequentazione è un tema caro agli archivisti, abituati a praticare una disciplina che si alimenta di comunicazione. Il contributo propone una riflessione su modelli e modalità di trasmissione e promozione dei fondi documentali, partendo da alcuni recenti lavori che propongono nuove prospettive di approccio alla disciplina e alle forme di restituzione. Ha ancora senso una distinzione netta tra tradizione descrittiva consolidata e gli approcci cosiddetti alternativi? Forse le due declinazioni hanno relazioni ben più solide e ben più stabili di quelle sinora evidenziate. Sono gli strumenti di ricerca “portatori sani” di narrazione? Si direbbe di sì. Insieme con le prassi descrittive verrà proposta la comparazione di alcune buone pratiche di approccio museale volte alla veicolazione degli archivi, sì, ma anche dello specifico valore culturale di cui gli archivi stessi sono attivi depositari. In una prospettiva più ampia, dopo una stagione di grandi successi, le narrazioni sono in crisi e per dirla con Byung-Chul Han «Al cuore di questo storytelling rumoroso domina un vuoto narrativo che si manifesta come mancanza di senso e perdita dell’orientamento». Forse gli archivi possono offrire una nuova chiave interpretativa e descrittiva.

Promoting and presenting archives in a way that makes them a reassuring and easily accessible context is a primary concern for archivists, who are used to working in a field driven by communication. This paper offers a reflection on models and methods of transmitting and promoting documentary collections, while drawing inspiration from recent works that propose new perspectives on the question and its forms of presentation. Does a clear distinction between the established descriptive tradition and the so-called alternative approaches still make sense? Perhaps the two approaches are much more interconnected and stable than previously thought. Are research tools “healthy carriers” of narrative? It seems so. Alongside descriptive practices, the paper will compare some effective museum practices aimed at presenting archives and highlighting the specific cultural value that archives actively preserve. From a broader perspective, after a period of great success, narratives are now in crisis. To quote Byung-Chul Han, «At the core of this noisy storytelling lies a narrative void, manifesting itself as a lack of meaning and a loss of direction». Maybe archives can offer a new interpretative and descriptive key.

Comunicare gli archivi. Riflessioni a margine di alcune scelte di rappresentazione

concetta damiani
2024

Abstract

Promuovere e veicolare gli archivi, renderli contesto rassicurante e di agevole frequentazione è un tema caro agli archivisti, abituati a praticare una disciplina che si alimenta di comunicazione. Il contributo propone una riflessione su modelli e modalità di trasmissione e promozione dei fondi documentali, partendo da alcuni recenti lavori che propongono nuove prospettive di approccio alla disciplina e alle forme di restituzione. Ha ancora senso una distinzione netta tra tradizione descrittiva consolidata e gli approcci cosiddetti alternativi? Forse le due declinazioni hanno relazioni ben più solide e ben più stabili di quelle sinora evidenziate. Sono gli strumenti di ricerca “portatori sani” di narrazione? Si direbbe di sì. Insieme con le prassi descrittive verrà proposta la comparazione di alcune buone pratiche di approccio museale volte alla veicolazione degli archivi, sì, ma anche dello specifico valore culturale di cui gli archivi stessi sono attivi depositari. In una prospettiva più ampia, dopo una stagione di grandi successi, le narrazioni sono in crisi e per dirla con Byung-Chul Han «Al cuore di questo storytelling rumoroso domina un vuoto narrativo che si manifesta come mancanza di senso e perdita dell’orientamento». Forse gli archivi possono offrire una nuova chiave interpretativa e descrittiva.
2024
Promoting and presenting archives in a way that makes them a reassuring and easily accessible context is a primary concern for archivists, who are used to working in a field driven by communication. This paper offers a reflection on models and methods of transmitting and promoting documentary collections, while drawing inspiration from recent works that propose new perspectives on the question and its forms of presentation. Does a clear distinction between the established descriptive tradition and the so-called alternative approaches still make sense? Perhaps the two approaches are much more interconnected and stable than previously thought. Are research tools “healthy carriers” of narrative? It seems so. Alongside descriptive practices, the paper will compare some effective museum practices aimed at presenting archives and highlighting the specific cultural value that archives actively preserve. From a broader perspective, after a period of great success, narratives are now in crisis. To quote Byung-Chul Han, «At the core of this noisy storytelling lies a narrative void, manifesting itself as a lack of meaning and a loss of direction». Maybe archives can offer a new interpretative and descriptive key.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/544009
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