La crisi attuale segna definitivamente l’inadeguatezza dell’apparato concettuale con cui l’Occidente, per dirla con Raymond Aron, ha “pensato la guerra” e fa riemergere il nesso indissolubile che i processi economici hanno con i conflitti fra le nazioni. Se assumiamo che la fase attuale si caratterizza come lunga transizione intesa come una “biforcazione sistemica”, in cui il sistema-mondo si trova di fronte a due opzioni – o il collasso dell’attuale sistema nelle sue fondamenta economiche e geopolitiche o l’edificazione di un nuovo sistema-mondo intorno a un nuovo centro egemonico – è utile riflettere sugli aspetti costitutivi del rapporto fra processi economici e guerra. Si tratta, cioè, di distinguere fra il rapporto fra processi di accumulazione/appropriazione e singoli conflitti, ovvero fra processi di lunga durata ed eventi specifici.
I CICLI SISTEMICI DI ACCUMULAZIONE E IL RIBALTAMENTO DEL PARADIGMA CLAUSEWITZIANO
POMELLA A.
2015
Abstract
La crisi attuale segna definitivamente l’inadeguatezza dell’apparato concettuale con cui l’Occidente, per dirla con Raymond Aron, ha “pensato la guerra” e fa riemergere il nesso indissolubile che i processi economici hanno con i conflitti fra le nazioni. Se assumiamo che la fase attuale si caratterizza come lunga transizione intesa come una “biforcazione sistemica”, in cui il sistema-mondo si trova di fronte a due opzioni – o il collasso dell’attuale sistema nelle sue fondamenta economiche e geopolitiche o l’edificazione di un nuovo sistema-mondo intorno a un nuovo centro egemonico – è utile riflettere sugli aspetti costitutivi del rapporto fra processi economici e guerra. Si tratta, cioè, di distinguere fra il rapporto fra processi di accumulazione/appropriazione e singoli conflitti, ovvero fra processi di lunga durata ed eventi specifici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.