Lo scritto è volto a verificare se e in che termini – anche alla luce della recente riforma degli artt. 9 e 41 Cost. – la qualificazione del diritto ad un ambiente integro e salubre come diritto fondamentale sia prospettabile in chiave teorica e, soprattutto, se questa abbia una concreta portata consequenziale nell’ottica del processo di transizione ecologica. In particolare, l’autore si sofferma sulle criticità concernenti l’individuazione dei soggetti legittimati ad agire in sede processuale a tutela delle risorse ambientali, prospettando il superamento dell’attuale regime accentrato di legittimazione processuale. In tale ottica – attraverso la valorizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e del criterio della vicinitas in senso assiologico e non meramente fisico – si prospetta il passaggio della qualificazione degli interessi ambientali da interessi adespoti a interessi comuni e la connessa configurazione di un diritto fondamentale meta-individuale alla tutela dell’ambiente, con la consequenziale estensibilità della legittimazione ad agire anche al singolo cittadino.

The essay is aimed at verifying whether and in what terms - also considering the recent reform of the articles 9 and 41 of the Italian Constitution - the qualification of the right to an intact and healthy environment as a fundamental right can be envisaged from a theoretical perspective and, above all, whether this has a concrete consequential scope from the perspective of the ecological transition. In this context, the author especially examines the absence of a clear system of legal standing in the environmental protection field, suggesting the overcoming of the current centralized legal standing regime. In this perspective – and through the enhancement of the horizontal subsidiarity principle and the vicinitas criterion in an axiological and not merely physical sense – the essay outlines a new classification of environmental interests, from interests with no titular to common interests, and the relatedconfiguration of a meta-individual fundamental right to environmental protection, consequently extending even to the individuals the environmental legal standing.

L’ambiente quale diritto fondamentale a titolarità diffusa

marco calabro
2023

Abstract

Lo scritto è volto a verificare se e in che termini – anche alla luce della recente riforma degli artt. 9 e 41 Cost. – la qualificazione del diritto ad un ambiente integro e salubre come diritto fondamentale sia prospettabile in chiave teorica e, soprattutto, se questa abbia una concreta portata consequenziale nell’ottica del processo di transizione ecologica. In particolare, l’autore si sofferma sulle criticità concernenti l’individuazione dei soggetti legittimati ad agire in sede processuale a tutela delle risorse ambientali, prospettando il superamento dell’attuale regime accentrato di legittimazione processuale. In tale ottica – attraverso la valorizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale e del criterio della vicinitas in senso assiologico e non meramente fisico – si prospetta il passaggio della qualificazione degli interessi ambientali da interessi adespoti a interessi comuni e la connessa configurazione di un diritto fondamentale meta-individuale alla tutela dell’ambiente, con la consequenziale estensibilità della legittimazione ad agire anche al singolo cittadino.
2023
The essay is aimed at verifying whether and in what terms - also considering the recent reform of the articles 9 and 41 of the Italian Constitution - the qualification of the right to an intact and healthy environment as a fundamental right can be envisaged from a theoretical perspective and, above all, whether this has a concrete consequential scope from the perspective of the ecological transition. In this context, the author especially examines the absence of a clear system of legal standing in the environmental protection field, suggesting the overcoming of the current centralized legal standing regime. In this perspective – and through the enhancement of the horizontal subsidiarity principle and the vicinitas criterion in an axiological and not merely physical sense – the essay outlines a new classification of environmental interests, from interests with no titular to common interests, and the relatedconfiguration of a meta-individual fundamental right to environmental protection, consequently extending even to the individuals the environmental legal standing.
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