Il lavoro analizza l’influenza che, durante un secolo di pubblicazioni, la Rivista di Diritto Agrario ha esercitato, nel panorama internazionale dello studio delle scienze giuridiche, per l’affermazione e lo sviluppo del Diritto Agrario, quale disciplina dotata di principi suoi propri, e per la rilevanza che gli studi di Diritto Agrario hanno assunto nel processo di costruzione del diritto comparato. Vengono ricostruiti gli articolati confronti tra gli studiosi dei diversi Paesi, sin dai primi anni di pubblicazione della Rivista, e l’ampia rete di rapporti da sempre intrattenuti con gli organismi internazionali interessati alla materia, e con le principali Istituzioni Universitarie, non soltanto europee. Un particolare attenzione è rivolta al ruolo che la Rivista ha svolto per l’affermazione degli studi agraristici nei Paesi Latino-Americani, e al mantenimento, anche negli anni più bui della Guerra Fredda, delle relazioni con gli studiosi dell’Europa Orientale. Viene infine posto in risalto il contributo della Rivista per lo sviluppo del Diritto Comunitario e, poi, dell’Unione Europea.

La Rivista di Diritto Agrario nello spazio internazionale

Antonio Sciaudone
2023

Abstract

Il lavoro analizza l’influenza che, durante un secolo di pubblicazioni, la Rivista di Diritto Agrario ha esercitato, nel panorama internazionale dello studio delle scienze giuridiche, per l’affermazione e lo sviluppo del Diritto Agrario, quale disciplina dotata di principi suoi propri, e per la rilevanza che gli studi di Diritto Agrario hanno assunto nel processo di costruzione del diritto comparato. Vengono ricostruiti gli articolati confronti tra gli studiosi dei diversi Paesi, sin dai primi anni di pubblicazione della Rivista, e l’ampia rete di rapporti da sempre intrattenuti con gli organismi internazionali interessati alla materia, e con le principali Istituzioni Universitarie, non soltanto europee. Un particolare attenzione è rivolta al ruolo che la Rivista ha svolto per l’affermazione degli studi agraristici nei Paesi Latino-Americani, e al mantenimento, anche negli anni più bui della Guerra Fredda, delle relazioni con gli studiosi dell’Europa Orientale. Viene infine posto in risalto il contributo della Rivista per lo sviluppo del Diritto Comunitario e, poi, dell’Unione Europea.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/525889
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