Il presente contributo aspira a elaborare una lettura critica del capitolo “Las dos muchedumbres” del romanzo Locura y muerte de Nadie (1929; 1937), di Benjamín Jarnés (Codo, 1888 - Madrid, 1949). Si intende analizzare il procedimento narrativo dell’autore alla luce delle considerazioni teoriche sviluppate in Cita de ensueños (Figuras del cinema), una raccolta di saggi di estetica e di critica cinematografica pubblicata dallo stesso Jarnés nel 1936. Obiettivo del lavoro è mostrare in che modo l’elemento cinematografico viene utilizzato per formulare alcune considerazioni sul disorientamento derivante dai mutamenti nella percezione del sé all’inizio del Novecento, nell’ambito della ‘metropolizzazione’ e della società ‘tecnomorfa’.
“La zona milagrosa que abarca el ojo del aparato”. Spettatorialità del sé in Locura y muerte de Nadie, di Benjamín Jarnés
Rosa Schioppa
2022
Abstract
Il presente contributo aspira a elaborare una lettura critica del capitolo “Las dos muchedumbres” del romanzo Locura y muerte de Nadie (1929; 1937), di Benjamín Jarnés (Codo, 1888 - Madrid, 1949). Si intende analizzare il procedimento narrativo dell’autore alla luce delle considerazioni teoriche sviluppate in Cita de ensueños (Figuras del cinema), una raccolta di saggi di estetica e di critica cinematografica pubblicata dallo stesso Jarnés nel 1936. Obiettivo del lavoro è mostrare in che modo l’elemento cinematografico viene utilizzato per formulare alcune considerazioni sul disorientamento derivante dai mutamenti nella percezione del sé all’inizio del Novecento, nell’ambito della ‘metropolizzazione’ e della società ‘tecnomorfa’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.