Esito dell’accorpamento di due antichi feudi acquisiti da Carlo e Ferdinando di Borbone nel corso del Settecento per farne una delle più apprezzate riserve di caccia lungo il Volturno in Terra di Lavoro, la tenuta di Torcino e Mastrati fu personalmente acquistata da Vittorio Emanuele II negli anni Settanta dell’Ottocento, e rilevata alla fine del secolo dai Pignatelli di Strongoli per perdere gradualmente la sua funzione originaria. Attraverso un’ampia documentazione bibliografica e archivistica, il contributo approfondisce le poco note vicende che porteranno alla riconversione dell’originario sito borbonico in una moderna azienda agricola, attraversando la delicata fase della Riforma agraria postbellica e il conseguente frazionamento della proprietà, oggi profondamente trasformata.
Da Reale Caccia ad azienda agricola. Per la storia di Torcino e Mastrati tra Otto e Novecento
giuseppe pignatelli spinazzola
2022
Abstract
Esito dell’accorpamento di due antichi feudi acquisiti da Carlo e Ferdinando di Borbone nel corso del Settecento per farne una delle più apprezzate riserve di caccia lungo il Volturno in Terra di Lavoro, la tenuta di Torcino e Mastrati fu personalmente acquistata da Vittorio Emanuele II negli anni Settanta dell’Ottocento, e rilevata alla fine del secolo dai Pignatelli di Strongoli per perdere gradualmente la sua funzione originaria. Attraverso un’ampia documentazione bibliografica e archivistica, il contributo approfondisce le poco note vicende che porteranno alla riconversione dell’originario sito borbonico in una moderna azienda agricola, attraversando la delicata fase della Riforma agraria postbellica e il conseguente frazionamento della proprietà, oggi profondamente trasformata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
