La “transizione ecologica” ha costituito una delle priorità dell’agenda politica della Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen che, sin dai primissimi giorni del suo mandato, si è fortemente prodigata per guidare l’economia sociale di mercato dei Paesi membri dell’Unione europea verso l’ambizioso obiettivo di dissociare la crescita economica dall’emissione di sostanze climalteranti. Com’è ampiamente noto, infatti, ad appena dieci giorni dal suo insediamento, il cd. esecutivo dell’UE presentava quel famoso piano strategico d’avanguardia, conosciuto come “Green Deal” europeo, diretto a fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Indicando la strada per la realizzazione di quella che, non a caso, è stata definita una vera e propria “rivoluzione”, il Patto verde individuava un corposo complesso di proposte legislative, strumenti finanziari, programmi e piani d’azione. Tra questi, il presente contributo intende soffermarsi, in particolare, sul pacchetto “Fit for 55%” presentato dalla Commissione europea nel luglio 2021, per dare attuazione all’obbligo posto dalla normativa europea sul clima di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990. La recentissima approvazione di larga parte delle misure del programma da parte dei co-legislatori dell’Unione ne fa, infatti, uno dei primi concreti sviluppi attuativi del Green Deal e consente di effettuare un bilancio iniziale sullo stato di avanzamento del processo di transizione ecologica guidato dall’UE, con particolare riferimento all’obiettivo di riduzione dell’emissione dei gas serra.

Verso l’obiettivo climatico del 2030: su alcuni sviluppi attuativi del Green Deal europeo attraverso norme vincolanti. Il pacchetto “Fit for 55%”

angela festa
2024

Abstract

La “transizione ecologica” ha costituito una delle priorità dell’agenda politica della Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen che, sin dai primissimi giorni del suo mandato, si è fortemente prodigata per guidare l’economia sociale di mercato dei Paesi membri dell’Unione europea verso l’ambizioso obiettivo di dissociare la crescita economica dall’emissione di sostanze climalteranti. Com’è ampiamente noto, infatti, ad appena dieci giorni dal suo insediamento, il cd. esecutivo dell’UE presentava quel famoso piano strategico d’avanguardia, conosciuto come “Green Deal” europeo, diretto a fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Indicando la strada per la realizzazione di quella che, non a caso, è stata definita una vera e propria “rivoluzione”, il Patto verde individuava un corposo complesso di proposte legislative, strumenti finanziari, programmi e piani d’azione. Tra questi, il presente contributo intende soffermarsi, in particolare, sul pacchetto “Fit for 55%” presentato dalla Commissione europea nel luglio 2021, per dare attuazione all’obbligo posto dalla normativa europea sul clima di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 55% rispetto ai livelli del 1990. La recentissima approvazione di larga parte delle misure del programma da parte dei co-legislatori dell’Unione ne fa, infatti, uno dei primi concreti sviluppi attuativi del Green Deal e consente di effettuare un bilancio iniziale sullo stato di avanzamento del processo di transizione ecologica guidato dall’UE, con particolare riferimento all’obiettivo di riduzione dell’emissione dei gas serra.
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