Il contributo analizza l’orientamento adottato dalle Sezioni Unite sulla prededuzione ex art. 111 l. fall. del credito del professionista che ha assistito il debitore in crisi, poi dichiarato fallito, per la redazione e il deposito della domanda di concordato. Tale privilegio, secondo i giudici di legittimità, va riconosciuto solo in occasione del decreto di apertura della procedura concordataria (art. 163 l. fall.). D’altra parte, anche il vigente art. 6, comma 1o, lett. c, c.c.i.i. condiziona la prededuzione all’apertura della procedura. Un orientamento che, nell’incertezza dell’ammissione al concordato, rischia di allontanare il professionista dall’imprenditore in crisi ovvero generare un fenomeno elusivo delle medesime norme che intendono calmierare le spese nella fase di pre-concordato.
LA «PREDEDUZIONE CONDIZIONATA» DEI CREDITI DEL PROFESSIONISTA DEL DEBITORE IN CONCORDATO DOPO LE SS.UU. DEL 31 DICEMBRE 2021 N. 42093.
Mario Passaretta
2023
Abstract
Il contributo analizza l’orientamento adottato dalle Sezioni Unite sulla prededuzione ex art. 111 l. fall. del credito del professionista che ha assistito il debitore in crisi, poi dichiarato fallito, per la redazione e il deposito della domanda di concordato. Tale privilegio, secondo i giudici di legittimità, va riconosciuto solo in occasione del decreto di apertura della procedura concordataria (art. 163 l. fall.). D’altra parte, anche il vigente art. 6, comma 1o, lett. c, c.c.i.i. condiziona la prededuzione all’apertura della procedura. Un orientamento che, nell’incertezza dell’ammissione al concordato, rischia di allontanare il professionista dall’imprenditore in crisi ovvero generare un fenomeno elusivo delle medesime norme che intendono calmierare le spese nella fase di pre-concordato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
