Il disegno del corpo è un tema da sempre attuale. In passato era legato prevalentemente alle arti figurative, oggigiorno è riferito a tutti gli ambiti del progetto, in architettura, nel design del prodotto e nella moda. Proprio per la sua trasversalità il disegno del corpo è stato oggetto di rappresentazioni sia analogiche che digitali. Se le modalità con le quali è stato rappresentato si sono adeguate nel tempo alle innovazioni tecniche e digitali, i principi geometrici e proporzionali alla base del disegno della figura umana sono rimasti pressoché invariati. Proprio la permanenza fino ad oggi nella modellazione digitale del corpo umano dei rapporti proporzionali codificati a partire dal Rinascimento, costituisce l’interesse da cui principia la presente ricerca. Se nel Rinascimento erano ben noti i principi per la rappresentazione degli spazi architettonici nelle opere artistiche, meno affrontati dalla trattatistica erano i principi per la costruzione dell’immagine delle figure umane in esse presenti. Il contributo analizza nell’ambito della trattatistica dell’epoca la sezione del volume di Abraham Bosse in cui l’autore introduce un metodo per il disegno e anche per il rilievo del corpo umano, sintetizzandolo con uno schema a nodi definito dallo stesso autore “a filo di ferro”. Tale schema diventa il punto di partenza per costruire graficamente e con l’ausilio delle tecniche del disegno a mano libera la rappresentazione delle forme anatomiche e quindi del panneggio dell’abito indossato. L’analisi grafica a supporto della trattazione pone a confronto le dimensioni tra le parti anatomiche nei sistemi di misura del tempo ed attuali.

Body drawing has always been a current topic. In the past it was mainly linked to the figurative arts, nowadays it refers to all project fields in architecture, product design and fashion. Due to its transversal character, the body drawing has been the subject of both analog and digital representations. If the ways in which it was represented have adapted over time to technical and digital innovations, the geometric and proportional principles underlying the drawing of the human figure have remained almost unchanged. Precisely the permanence still today in the body digital modeling of the proportional relationships encoded starting from the Renaissance constitutes the interest from which this research begins. If in the Renaissance the principles for the representation of architectural spaces in artistic works were well known, the principles for the construction of the image of the human figures present in them were less debated by treatises. The paper analyzes in the context of the treatises of the time the section of the volume by Abraham Bosse in which the author introduces a method for drawing and also for the relief of the human body, synthesizing it with a knot scheme defined by the same author as “wire figure”. This scheme becomes the starting point to build graphically and with freehand drawing techniques the representation of anatomical shapes and therefore of the drapery of the dress worn. The graphic analysis compares the dimensions between the anatomical parts in the time and current measurement systems.

Proporzioni e geometria del corpo umano nel disegno manuale prodromici alla rappresentazione digitale

Avella A.
;
Pisacane N.
2021

Abstract

Il disegno del corpo è un tema da sempre attuale. In passato era legato prevalentemente alle arti figurative, oggigiorno è riferito a tutti gli ambiti del progetto, in architettura, nel design del prodotto e nella moda. Proprio per la sua trasversalità il disegno del corpo è stato oggetto di rappresentazioni sia analogiche che digitali. Se le modalità con le quali è stato rappresentato si sono adeguate nel tempo alle innovazioni tecniche e digitali, i principi geometrici e proporzionali alla base del disegno della figura umana sono rimasti pressoché invariati. Proprio la permanenza fino ad oggi nella modellazione digitale del corpo umano dei rapporti proporzionali codificati a partire dal Rinascimento, costituisce l’interesse da cui principia la presente ricerca. Se nel Rinascimento erano ben noti i principi per la rappresentazione degli spazi architettonici nelle opere artistiche, meno affrontati dalla trattatistica erano i principi per la costruzione dell’immagine delle figure umane in esse presenti. Il contributo analizza nell’ambito della trattatistica dell’epoca la sezione del volume di Abraham Bosse in cui l’autore introduce un metodo per il disegno e anche per il rilievo del corpo umano, sintetizzandolo con uno schema a nodi definito dallo stesso autore “a filo di ferro”. Tale schema diventa il punto di partenza per costruire graficamente e con l’ausilio delle tecniche del disegno a mano libera la rappresentazione delle forme anatomiche e quindi del panneggio dell’abito indossato. L’analisi grafica a supporto della trattazione pone a confronto le dimensioni tra le parti anatomiche nei sistemi di misura del tempo ed attuali.
2021
Body drawing has always been a current topic. In the past it was mainly linked to the figurative arts, nowadays it refers to all project fields in architecture, product design and fashion. Due to its transversal character, the body drawing has been the subject of both analog and digital representations. If the ways in which it was represented have adapted over time to technical and digital innovations, the geometric and proportional principles underlying the drawing of the human figure have remained almost unchanged. Precisely the permanence still today in the body digital modeling of the proportional relationships encoded starting from the Renaissance constitutes the interest from which this research begins. If in the Renaissance the principles for the representation of architectural spaces in artistic works were well known, the principles for the construction of the image of the human figures present in them were less debated by treatises. The paper analyzes in the context of the treatises of the time the section of the volume by Abraham Bosse in which the author introduces a method for drawing and also for the relief of the human body, synthesizing it with a knot scheme defined by the same author as “wire figure”. This scheme becomes the starting point to build graphically and with freehand drawing techniques the representation of anatomical shapes and therefore of the drapery of the dress worn. The graphic analysis compares the dimensions between the anatomical parts in the time and current measurement systems.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/488909
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