Il saggio ha l’obiettivo di indagare alcuni aspetti emergenti della disciplina del design che nell’ultimo decennio ha rivolto, oltre alla pratica del “fare”, una grande attenzione a quella del narrare, evocare, tradurre, esplorando contesti, storie e rappresentazioni. Il processo creativo parte dall’osservazione del reale, dall’interpretazione dei valori e dei contenuti di senso, fino alla trasposizione in narrazioni di oggetti fisici o immateriali che sono portatori di un’intenzione, di una storia, di un messaggio. La pratica del design ha subito un’evoluzione determinata dalle trasformazioni della società, dalla partecipazione al processo creativo, dall’interesse crescente verso tematiche che migliorano la qualità della vita e che incidono sulle relazioni tra le persone, sulla loro consapevolezza e conoscenza dei fenomeni attuali, complessi, controversi. L’estensione del campo di azione del design, dalla produzione di artefatti alla creazione di relazioni, ha dato luogo a numerose ricerche e sperimentazioni progettuali che attribuiscono agli oggetti un ruolo di medium relazionale che facilita il dialogo tra le persone, guidando verso riflessioni e confronti. Partendo da alcuni esempi è evidente che la cultura del progetto si arricchisce delle esperienze in cui il design assume un ruolo politico e critico della società e contribuisce alla lettura e all’interpretazione del presente nella condivisione di strategie, approcci e pratiche progettuali. Il progetto diviene pertanto il risultato di una sinergia di azioni, di collaborazioni interdisciplinari, che partono dalle specificità delle competenze, dalle azioni condivise e collaborative, dalle potenzialità della rete per costruire prima pensieri, linguaggi e narrazioni, dopo soluzioni.

Saperi e narrazioni: prodotti come medium di relazioni.

Rosanna Veneziano
2020

Abstract

Il saggio ha l’obiettivo di indagare alcuni aspetti emergenti della disciplina del design che nell’ultimo decennio ha rivolto, oltre alla pratica del “fare”, una grande attenzione a quella del narrare, evocare, tradurre, esplorando contesti, storie e rappresentazioni. Il processo creativo parte dall’osservazione del reale, dall’interpretazione dei valori e dei contenuti di senso, fino alla trasposizione in narrazioni di oggetti fisici o immateriali che sono portatori di un’intenzione, di una storia, di un messaggio. La pratica del design ha subito un’evoluzione determinata dalle trasformazioni della società, dalla partecipazione al processo creativo, dall’interesse crescente verso tematiche che migliorano la qualità della vita e che incidono sulle relazioni tra le persone, sulla loro consapevolezza e conoscenza dei fenomeni attuali, complessi, controversi. L’estensione del campo di azione del design, dalla produzione di artefatti alla creazione di relazioni, ha dato luogo a numerose ricerche e sperimentazioni progettuali che attribuiscono agli oggetti un ruolo di medium relazionale che facilita il dialogo tra le persone, guidando verso riflessioni e confronti. Partendo da alcuni esempi è evidente che la cultura del progetto si arricchisce delle esperienze in cui il design assume un ruolo politico e critico della società e contribuisce alla lettura e all’interpretazione del presente nella condivisione di strategie, approcci e pratiche progettuali. Il progetto diviene pertanto il risultato di una sinergia di azioni, di collaborazioni interdisciplinari, che partono dalle specificità delle competenze, dalle azioni condivise e collaborative, dalle potenzialità della rete per costruire prima pensieri, linguaggi e narrazioni, dopo soluzioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/487270
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