Il contributo esamina come il Legislatore del 1865, discostandosi dal modello napoleonico, a proposito di dote, scelse di improntare la disciplina dei rapporti tra coniugi al principio della libertà contrattuale, prevedendo che, in mancanza di una convenzione ad hoc, tali rapporti dovessero considerarsi mantenuti come erano prima del matrimonio, per cui ciascun coniuge esercitava ex se i propri diritti sui propri beni. Riguardo a tale prerogativa nacque un dibattito significativo tra teoria e prassi che, affrontando il problema della convivenza di due ‘statuti’ (dotale e della comunione dei beni), coglieva appieno i tratti autentici della società coniugale impegnata in un grosso travaglio.

L’ISTITUTO DOTALE IN ETÀ LIBERALE: NORMATIVA E PRASSI NEL DIBATTITO GIURISPRUDENZIALE

Pignata, M
2022

Abstract

Il contributo esamina come il Legislatore del 1865, discostandosi dal modello napoleonico, a proposito di dote, scelse di improntare la disciplina dei rapporti tra coniugi al principio della libertà contrattuale, prevedendo che, in mancanza di una convenzione ad hoc, tali rapporti dovessero considerarsi mantenuti come erano prima del matrimonio, per cui ciascun coniuge esercitava ex se i propri diritti sui propri beni. Riguardo a tale prerogativa nacque un dibattito significativo tra teoria e prassi che, affrontando il problema della convivenza di due ‘statuti’ (dotale e della comunione dei beni), coglieva appieno i tratti autentici della società coniugale impegnata in un grosso travaglio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/480648
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