Alla morte di suo padre Alfonso il Magnanimo, Ferrante d’Aragona dovette fronteggiare una rivolta che vide coinvolti alcuni dei maggiori baroni regnicoli che volevano impadronirsi del regno di Napoli; scoppiata apertamente nell’estate del 1459, la guerra troverà conclusione nella battaglia di Troia del 18 agosto 1462. È questa l’epoca nella quale la nuova concezione di sovranità riceve luce e acquista una certa potenza “performativa” all’interno del complesso dottrinale elaborato dall’umanesimo politico che ebbe come protagonista Giovanni Pontano che nei suoi trattati celava una visione politica “ideale”, vale a dire l’aspettativa mai realizzata ed inconciliabile di una “monarchia” in cui sovrano e feudalità potessero collaborare in un’armoniosa reciprocità di rapporti.
Reducere ad sanitatem. Ferrante dopo Sarno
Pignata, Marianna
2022
Abstract
Alla morte di suo padre Alfonso il Magnanimo, Ferrante d’Aragona dovette fronteggiare una rivolta che vide coinvolti alcuni dei maggiori baroni regnicoli che volevano impadronirsi del regno di Napoli; scoppiata apertamente nell’estate del 1459, la guerra troverà conclusione nella battaglia di Troia del 18 agosto 1462. È questa l’epoca nella quale la nuova concezione di sovranità riceve luce e acquista una certa potenza “performativa” all’interno del complesso dottrinale elaborato dall’umanesimo politico che ebbe come protagonista Giovanni Pontano che nei suoi trattati celava una visione politica “ideale”, vale a dire l’aspettativa mai realizzata ed inconciliabile di una “monarchia” in cui sovrano e feudalità potessero collaborare in un’armoniosa reciprocità di rapporti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.