Il saggio approfondisce il tema dell’applicazione alle società sovraindebitate della liquidazione controllata disciplinata dal codice della crisi d’impresa, la quale, sebbene riguardi soltanto alcune società che beneficiano di uno specifico regime di favore (anzitutto, società agricole, società minori e start-up innovative), presenta significative implicazioni sistematiche in merito alla dibattuta questione del rapporto tra diritto concorsuale e diritto societario. A questo proposito, l’Autore evidenzia come la liquidazione controllata determini una mera liquidazione collettiva del patrimonio, che interessa solo marginalmente la fattispecie societaria. Difatti, la relativa disciplina, oltre a non prevedere alcunché in merito alla sorte dell’impresa, non contempla neppure poteri di ingerenza nell’or- ganizzazione societaria equivalenti a quelli accordati al curatore nella liquidazione giudiziale. In questa prospettiva, nell’ottica degli interessi proprietari della compagine sociale, assume importanza centrale l’esdebitazione di diritto della società in liquidazione controllata, sia in relazione alle potenzialità di sopravvivenza dell’ente una volta chiusa la liquidazione concorsuale, sia sul piano della governance societaria in pendenza della procedura, in coerenza con l’indirizzo debtor-oriented della recente direttiva europea insolvency.

La liquidazione controllata delle società sovraindebitate

Ferraro Pietro Paolo
2022

Abstract

Il saggio approfondisce il tema dell’applicazione alle società sovraindebitate della liquidazione controllata disciplinata dal codice della crisi d’impresa, la quale, sebbene riguardi soltanto alcune società che beneficiano di uno specifico regime di favore (anzitutto, società agricole, società minori e start-up innovative), presenta significative implicazioni sistematiche in merito alla dibattuta questione del rapporto tra diritto concorsuale e diritto societario. A questo proposito, l’Autore evidenzia come la liquidazione controllata determini una mera liquidazione collettiva del patrimonio, che interessa solo marginalmente la fattispecie societaria. Difatti, la relativa disciplina, oltre a non prevedere alcunché in merito alla sorte dell’impresa, non contempla neppure poteri di ingerenza nell’or- ganizzazione societaria equivalenti a quelli accordati al curatore nella liquidazione giudiziale. In questa prospettiva, nell’ottica degli interessi proprietari della compagine sociale, assume importanza centrale l’esdebitazione di diritto della società in liquidazione controllata, sia in relazione alle potenzialità di sopravvivenza dell’ente una volta chiusa la liquidazione concorsuale, sia sul piano della governance societaria in pendenza della procedura, in coerenza con l’indirizzo debtor-oriented della recente direttiva europea insolvency.
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