La Corte Suprema di Cassazione, con due provvedimenti poco distanti nel tempo, ha affrontato il delicato tema della tutela del sentimento religioso sia dei credenti sia della popolazione in generale. Con la sentenza a Sezioni Unite Civili, la Corte è intervenuta sull’esposizione del crocifisso, questa volta preoccupandosi correttamente di individuare nel sentimento religioso (e non quindi nella sola laicità) il bene oggetto di tutela. Con la sentenza della Terza Sezione Penale, la Cassazione ha peraltro attualizzato i reati contro il sentimento religioso della popolazione assegnando (in via interpretativa) ad esso un ruolo prevalente nella qualificazione della fattispecie delittuosa di cui all’art. 405 c.p.. In entrambe le sentenze, la Suprema Corte ha cambiato la scala valoriale e, a differenza dei precedenti giudicati, non ha dovuto ricondurre la religione al solo fattore culturale per poter giustificare la sua presenza nelle regole del vivere civile”. Ciò sembra più conforme al dettato costituzionale che assegna alla religione un ruolo centrale tra i fenomeni socia- li. È necessario spostare la focalizzazione sulla protezione del sentimento religioso, inteso sia quale «interesse» dei soggetti coinvolti e sia quale valore in sé oggetto di protezione giuridica. In tale modo, si può più facilmente applicare la soluzione concordata (proposta dalla Cassazione Civile) che apra cioè all’incontro di volontà per costruire dei protocolli operativi che siano i caposaldi di una pacifica convivenza. Così operando si riducono anche gli ambiti propri della sanzione penale che diviene strumento estremo di tutela del suddetto valore (come interpreta la Cassazione Penale). Lo scudo del diritto deve quin- di impedire le lacerazioni che possono essere causate dalle diversità, trasformandole in occasioni di crescita sociale. In tale guisa si realizza il vero disegno della Carta costitu- zionale che intende promuovere il fattore religioso come elemento di coesione e sviluppo sociale.

Proteggere per promuovere: la Cassazione «scuda» il sentimento religioso

Antonio Fuccillo
2021

Abstract

La Corte Suprema di Cassazione, con due provvedimenti poco distanti nel tempo, ha affrontato il delicato tema della tutela del sentimento religioso sia dei credenti sia della popolazione in generale. Con la sentenza a Sezioni Unite Civili, la Corte è intervenuta sull’esposizione del crocifisso, questa volta preoccupandosi correttamente di individuare nel sentimento religioso (e non quindi nella sola laicità) il bene oggetto di tutela. Con la sentenza della Terza Sezione Penale, la Cassazione ha peraltro attualizzato i reati contro il sentimento religioso della popolazione assegnando (in via interpretativa) ad esso un ruolo prevalente nella qualificazione della fattispecie delittuosa di cui all’art. 405 c.p.. In entrambe le sentenze, la Suprema Corte ha cambiato la scala valoriale e, a differenza dei precedenti giudicati, non ha dovuto ricondurre la religione al solo fattore culturale per poter giustificare la sua presenza nelle regole del vivere civile”. Ciò sembra più conforme al dettato costituzionale che assegna alla religione un ruolo centrale tra i fenomeni socia- li. È necessario spostare la focalizzazione sulla protezione del sentimento religioso, inteso sia quale «interesse» dei soggetti coinvolti e sia quale valore in sé oggetto di protezione giuridica. In tale modo, si può più facilmente applicare la soluzione concordata (proposta dalla Cassazione Civile) che apra cioè all’incontro di volontà per costruire dei protocolli operativi che siano i caposaldi di una pacifica convivenza. Così operando si riducono anche gli ambiti propri della sanzione penale che diviene strumento estremo di tutela del suddetto valore (come interpreta la Cassazione Penale). Lo scudo del diritto deve quin- di impedire le lacerazioni che possono essere causate dalle diversità, trasformandole in occasioni di crescita sociale. In tale guisa si realizza il vero disegno della Carta costitu- zionale che intende promuovere il fattore religioso come elemento di coesione e sviluppo sociale.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/469454
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact