Domenico Jaccarino pubblicò nel 1877 un’edizione dell’Inferno con traduzione in napoletano, corredata da un doppio commento, italiano (Annotazioni) e napoletano (Note). Se il primo costituisce una riproposizione delle chiose di Baldassarre Lombardi, in alcuni casi integrate dalle postille dell’edizione Dolce (da cui sono tratti altri due paratesti presenti, ovvero gli Argomenti e le Allegorie), il secondo è di certo una rilevante testimonianza del ‘dantismo popolare’. Improntate soprattutto al chiarimento del senso letterale ed esplicitamente rivolte ad un pubblico di mediocre cultura, le Note sono spesso arricchite da citazioni tratte dalla letteratura vernacolare napoletana a supporto dell’interpretazione.

«Spierzo mmiezo a na boscaglia scura». Prime indagini sul commento napoletano all’Inferno di Domenico Jaccarino (1877)

Perna Ciro
2021

Abstract

Domenico Jaccarino pubblicò nel 1877 un’edizione dell’Inferno con traduzione in napoletano, corredata da un doppio commento, italiano (Annotazioni) e napoletano (Note). Se il primo costituisce una riproposizione delle chiose di Baldassarre Lombardi, in alcuni casi integrate dalle postille dell’edizione Dolce (da cui sono tratti altri due paratesti presenti, ovvero gli Argomenti e le Allegorie), il secondo è di certo una rilevante testimonianza del ‘dantismo popolare’. Improntate soprattutto al chiarimento del senso letterale ed esplicitamente rivolte ad un pubblico di mediocre cultura, le Note sono spesso arricchite da citazioni tratte dalla letteratura vernacolare napoletana a supporto dell’interpretazione.
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