L’articolo pone in luce come la sent. n. 49/2015 della Corte costituzionale, negando la sussistenza di una riserva di giurisdizione penale per l’irrogazione di sanzioni rientranti nell’ambito applicativo dell’art. 7 CEDU, abbia voluto intendere la nozione europea di materia penale in un senso compatibile con il potere discrezionale del legislatore interno nella scelta degli strumenti sanzionatori, riconoscendo l’autonomia strutturale dell’illecito amministrativo-punitivo rispetto all’illecito penale e riaffermando il principio costituzionale di extrema ratio.

La nozione di “materia penale” nella sentenza n. 49/2015 della Corte Costituzionale: un argine alla pan-penalizzazione?

Marco Colacurci
2016

Abstract

L’articolo pone in luce come la sent. n. 49/2015 della Corte costituzionale, negando la sussistenza di una riserva di giurisdizione penale per l’irrogazione di sanzioni rientranti nell’ambito applicativo dell’art. 7 CEDU, abbia voluto intendere la nozione europea di materia penale in un senso compatibile con il potere discrezionale del legislatore interno nella scelta degli strumenti sanzionatori, riconoscendo l’autonomia strutturale dell’illecito amministrativo-punitivo rispetto all’illecito penale e riaffermando il principio costituzionale di extrema ratio.
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