L'articolo analizza la figura della cineasta pugliese Cecilia Mangini focalizzandosi sulle sue abilità registiche e sulla sua competenza nel montaggio. Attraverso film come Stendalì e Essere donne, con il suo rigore linguistico, Mangini riesce a costruire immagini femminili che trattengono la forza del simbolo, esprimendo la profondità dei contesti culturali nei quali sono collocate. Così, con Ignoti alla città, dove sono i bambini, questa volta, a occupare la stessa dimensione simbolica.
Schermo, linea, superficie. Cecilia Mangini e l'astrazione analitica.
Lucia Di Girolamo;
2021
Abstract
L'articolo analizza la figura della cineasta pugliese Cecilia Mangini focalizzandosi sulle sue abilità registiche e sulla sua competenza nel montaggio. Attraverso film come Stendalì e Essere donne, con il suo rigore linguistico, Mangini riesce a costruire immagini femminili che trattengono la forza del simbolo, esprimendo la profondità dei contesti culturali nei quali sono collocate. Così, con Ignoti alla città, dove sono i bambini, questa volta, a occupare la stessa dimensione simbolica.File in questo prodotto:
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