This article is aimed at analysing the right to be heard, as a fundamental right of the citizen-taxpayer, widely provided both at national and European level, on the basis of the recent jurisprudence of the Corte di Cassazione, with particular reference to the possibility that this right may be limited due to the need to protect the public fiscal interest, as an expression of the fiscal sovereignty of the State. Moving from the broader concept of “tax compliance”, focussed as the relationship of mutual rights and obligations between the Tax Authority and the taxpayer, it is necessary to investigate the admissibility of different degrees of protection of a fundamental right and the legitimacy of a possible compression of the right to be heard, and therefore of the principle of tax equality, in relation to non-harmonized taxes and particular types of tax audit. Finally, the possible impacts of any inequality of protection will be assessed from the perspective of managing tax risk and, therefore, compliance costs for taxpayers Obiettivo del presente lavoro è l’analisi del contraddittorio endoprocedimentale, quale diritto fondamentale del cittadino-contribuente ampiamente riconosciuto sia in sede nazionale che europea, alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Cassazione, con particolare riferimento alla possibilità che tale diritto possa essere limitato in ragione della necessità di tutelare l’interesse pubblico fiscale, espressione della sovranità tributaria dello Stato. A partire dal più ampio concetto di “tax compliance”, intesa come relazione di diritti e obblighi reciproci tra fisco e contribuente, occorre interrogarsi sull’ammissibilità di diversi gradi di tutela di un diritto fondamentale e sulla legittimità di una possibile compressione del diritto al contraddittorio endoprocedimentale, e quindi del principio di uguaglianza tributaria, in relazione ai tributi non armonizzati e a particolari tipologie di accertamento. Infine, si valuteranno i possibili impatti di un’eventuale disparità di tutela nella prospettiva della gestione del rischio fiscale e, quindi, dei costi di compliance per i contribuenti

Il contraddittorio endoprocedimentale: è possibile limitare la sua applicazione?

santagata
2022

Abstract

This article is aimed at analysing the right to be heard, as a fundamental right of the citizen-taxpayer, widely provided both at national and European level, on the basis of the recent jurisprudence of the Corte di Cassazione, with particular reference to the possibility that this right may be limited due to the need to protect the public fiscal interest, as an expression of the fiscal sovereignty of the State. Moving from the broader concept of “tax compliance”, focussed as the relationship of mutual rights and obligations between the Tax Authority and the taxpayer, it is necessary to investigate the admissibility of different degrees of protection of a fundamental right and the legitimacy of a possible compression of the right to be heard, and therefore of the principle of tax equality, in relation to non-harmonized taxes and particular types of tax audit. Finally, the possible impacts of any inequality of protection will be assessed from the perspective of managing tax risk and, therefore, compliance costs for taxpayers Obiettivo del presente lavoro è l’analisi del contraddittorio endoprocedimentale, quale diritto fondamentale del cittadino-contribuente ampiamente riconosciuto sia in sede nazionale che europea, alla luce della recente giurisprudenza della Corte di Cassazione, con particolare riferimento alla possibilità che tale diritto possa essere limitato in ragione della necessità di tutelare l’interesse pubblico fiscale, espressione della sovranità tributaria dello Stato. A partire dal più ampio concetto di “tax compliance”, intesa come relazione di diritti e obblighi reciproci tra fisco e contribuente, occorre interrogarsi sull’ammissibilità di diversi gradi di tutela di un diritto fondamentale e sulla legittimità di una possibile compressione del diritto al contraddittorio endoprocedimentale, e quindi del principio di uguaglianza tributaria, in relazione ai tributi non armonizzati e a particolari tipologie di accertamento. Infine, si valuteranno i possibili impatti di un’eventuale disparità di tutela nella prospettiva della gestione del rischio fiscale e, quindi, dei costi di compliance per i contribuenti
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