Nel luglio del 1908 il romanziere austro-scozzese Norman Douglas si imbarcava da Ischia alla volta dell’isola di Ponza: presentata qualche anno più tardi sulle pagine de The English Review, l’appassionata narrazione di quella breve quanto intensa esperienza – vissuta in maniera necessariamente spartana tra paesaggi naturali di struggente bellezza e le semplici architetture isolane – poté godere di maggior fama solo dopo la pubblicazione di Summer Islands nel 1931 e di Late Harvest nel 1946, contribuendo in maniera non indifferente all’affermazione dell’immagine di Ponza quale luogo dell’arcaicità e dell’innocenza.

Ponza, paesaggi e architetture negli scritti di Norman Douglas

Pignatelli Spinazzola Giuseppe
2021

Abstract

Nel luglio del 1908 il romanziere austro-scozzese Norman Douglas si imbarcava da Ischia alla volta dell’isola di Ponza: presentata qualche anno più tardi sulle pagine de The English Review, l’appassionata narrazione di quella breve quanto intensa esperienza – vissuta in maniera necessariamente spartana tra paesaggi naturali di struggente bellezza e le semplici architetture isolane – poté godere di maggior fama solo dopo la pubblicazione di Summer Islands nel 1931 e di Late Harvest nel 1946, contribuendo in maniera non indifferente all’affermazione dell’immagine di Ponza quale luogo dell’arcaicità e dell’innocenza.
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