L'articolo approfondisce le trasformazioni architettoniche e urbanistiche che hanno caratterizzato le aree costiere del lungomare laziale, con particolare attenzione a Ostia e Fregene. Partendo dal loro storico ruolo di mete per il turismo stagionale e le seconde case, l’autrice riflette sulle potenzialità di rigenerazione di questi territori, proponendo una visione che li riposiziona come poli strategici di innovazione urbana, culturale e sociale. Attraverso il richiamo al contributo di figure emblematiche dell'architettura moderna e contemporanea come Adalberto Libera, Ciro Pennisi, Aldo Savanelli, Costantino Dardi, Maurizio Aymonino e Giuseppe Perugini, il testo analizza esempi progettuali che hanno segnato l'identità di questi luoghi, offrendo spunti per reinterpretare il rapporto tra spazi pubblici e privati, sostenibilità ambientale e integrazione urbana. L’articolo si configura come una riflessione critica e progettuale, esplorando il potenziale del lungomare laziale non solo come elemento identitario, ma anche come motore di rigenerazione capace di trasformare le aree costiere da spazi marginali a centri vitali e innovativi.
Non solo seconde case. Il lungomare di Ostia e Fregene. Not just second houses. The seafront of Ostia and Fregene
GELVI MARIA
2021
Abstract
L'articolo approfondisce le trasformazioni architettoniche e urbanistiche che hanno caratterizzato le aree costiere del lungomare laziale, con particolare attenzione a Ostia e Fregene. Partendo dal loro storico ruolo di mete per il turismo stagionale e le seconde case, l’autrice riflette sulle potenzialità di rigenerazione di questi territori, proponendo una visione che li riposiziona come poli strategici di innovazione urbana, culturale e sociale. Attraverso il richiamo al contributo di figure emblematiche dell'architettura moderna e contemporanea come Adalberto Libera, Ciro Pennisi, Aldo Savanelli, Costantino Dardi, Maurizio Aymonino e Giuseppe Perugini, il testo analizza esempi progettuali che hanno segnato l'identità di questi luoghi, offrendo spunti per reinterpretare il rapporto tra spazi pubblici e privati, sostenibilità ambientale e integrazione urbana. L’articolo si configura come una riflessione critica e progettuale, esplorando il potenziale del lungomare laziale non solo come elemento identitario, ma anche come motore di rigenerazione capace di trasformare le aree costiere da spazi marginali a centri vitali e innovativi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.