Lo studio svolto da André Suarès su Feodor Dostoievski si presta a una speciale analisi spettroscopica. Esso costituisce, per così dire, il nucleo paradigmatico di più forme di resistenza (linguistica, semantica, psicologica, critica), messe in luce dal suo autore. Suarès si cimenta in una penetrante analisi della figura di Dostoievski quale appare attraverso i personaggi da lui creati. In questa navigazione critica è osservabile una resistenza a più livelli. Una prima resistenza è quella di Dostoievski a qualsiasi analisi che cerchi di disegnarne una coerenza. Una seconda resistenza è quella che trova Suarès nel dare del suo autore una visione organicamente costruita. Una terza resistenza è quella di Suarès a trattare le singole opere di Dostoievski in un giudizio comparato, pur nella contestuale tendenza a darne una percezione complessivamente unitaria. Ma è osservabile, soprattutto, una quarta resistenza, la più importante, all’interno dello stesso Dostoievski, nel quale le contraddizioni simultanee individuate nella psiche umana non approdano a una semplice immagine lacerata – a una sommatoria di lacerazioni – perché a un tale complesso di contraddizioni resiste un livello dell’anima nascosta, ossia la sua profondità. In questo senso, la profondità di Dostoievski è la sua resistenza a ogni forma di lacerazione. La questione può essere vista attraverso l’analisi di più tipi di emozione. In tale prospettiva, la sensibilità religiosa di Dostoiesvki e la sensibilità religiosa con cui Suarès percepisce Dostoievski sono le modalità con cui si accede, in nome della redenzione, alla resistenza come profondità.

André Suarès’s study of Fyodor Dostoevsky offers a paradigm for the different forms of resistance (linguistic, semantic, psychological, and critical). Suarès carries out an indepth analysis of Dostoevsky the author as emerging from his literary characters. Here, forms of resistance surface on multiple levels: firstly, Dostoevsky’s resistance to any attempt at assigning him a coherence; secondly, the resistance Suarès encounters when trying to assign his author an organically construed vision; thirdly, Suarès’s own resistance to studying Dostoevsky’s single works in a comparative evaluation, albeit within a generally unitary framework. However, a fourth and foremost resistance stands out, within Dostoevsky himself, for whom the simultaneous contradictions of the human psyche do not lead to a simple image of laceration – a cumulation of lacerations – since a hidden level of the soul resists such contradictions; that is the depth of the soul itself. In this sense, the depth of Dostoevsky is his resistance to any laceration. The question can be read through the analysis of various levels of emotion. In this perspective, Dostoevsky’s religious sensibility and that of Suarès in reading Dostoevsky are the modes through which resistance as depth is attainable, in the name of redemption.

Suarès sur Dostoïevski : un regard en quête de profondeur

Carmen Saggiomo
2021

Abstract

Lo studio svolto da André Suarès su Feodor Dostoievski si presta a una speciale analisi spettroscopica. Esso costituisce, per così dire, il nucleo paradigmatico di più forme di resistenza (linguistica, semantica, psicologica, critica), messe in luce dal suo autore. Suarès si cimenta in una penetrante analisi della figura di Dostoievski quale appare attraverso i personaggi da lui creati. In questa navigazione critica è osservabile una resistenza a più livelli. Una prima resistenza è quella di Dostoievski a qualsiasi analisi che cerchi di disegnarne una coerenza. Una seconda resistenza è quella che trova Suarès nel dare del suo autore una visione organicamente costruita. Una terza resistenza è quella di Suarès a trattare le singole opere di Dostoievski in un giudizio comparato, pur nella contestuale tendenza a darne una percezione complessivamente unitaria. Ma è osservabile, soprattutto, una quarta resistenza, la più importante, all’interno dello stesso Dostoievski, nel quale le contraddizioni simultanee individuate nella psiche umana non approdano a una semplice immagine lacerata – a una sommatoria di lacerazioni – perché a un tale complesso di contraddizioni resiste un livello dell’anima nascosta, ossia la sua profondità. In questo senso, la profondità di Dostoievski è la sua resistenza a ogni forma di lacerazione. La questione può essere vista attraverso l’analisi di più tipi di emozione. In tale prospettiva, la sensibilità religiosa di Dostoiesvki e la sensibilità religiosa con cui Suarès percepisce Dostoievski sono le modalità con cui si accede, in nome della redenzione, alla resistenza come profondità.
2021
André Suarès’s study of Fyodor Dostoevsky offers a paradigm for the different forms of resistance (linguistic, semantic, psychological, and critical). Suarès carries out an indepth analysis of Dostoevsky the author as emerging from his literary characters. Here, forms of resistance surface on multiple levels: firstly, Dostoevsky’s resistance to any attempt at assigning him a coherence; secondly, the resistance Suarès encounters when trying to assign his author an organically construed vision; thirdly, Suarès’s own resistance to studying Dostoevsky’s single works in a comparative evaluation, albeit within a generally unitary framework. However, a fourth and foremost resistance stands out, within Dostoevsky himself, for whom the simultaneous contradictions of the human psyche do not lead to a simple image of laceration – a cumulation of lacerations – since a hidden level of the soul resists such contradictions; that is the depth of the soul itself. In this sense, the depth of Dostoevsky is his resistance to any laceration. The question can be read through the analysis of various levels of emotion. In this perspective, Dostoevsky’s religious sensibility and that of Suarès in reading Dostoevsky are the modes through which resistance as depth is attainable, in the name of redemption.
L’étude menée par André Suarès sur Fiodor Dostoïevski constitue le noyau paradigmatique de plusieurs formes de résistance (linguistique, sémantique, psychologique, critique). Suarès se livre à une analyse profonde de Dostoïevski tel qu’il apparaît à travers ses personnages. Dans cette navigation, on peut observer une résistance à plusieurs niveaux. Une première résistance est celle de Dostoïevski face à toute analyse qui tente d’en tirer une cohérence. Une seconde résistance est celle que Suarès trouve lorsqu’il donne une vision organiquement construite de son auteur. Une troisième résistance est celle qu’a Suarès à traiter les œuvres individuelles de Dostoïevski dans un jugement comparatif, malgré la tendance contextuelle à en donner une perception globalement unitaire. Mais on observe surtout une quatrième résistance, la plus importante, chez Dostoïevski lui-même. Chez lui, les contradictions simultanées identifiées dans le psychisme humain ne conduisent pas à une simple image lacérée – à une somme de lacérations – parce que face à un tel complexe de contradictions résiste un niveau de l’âme cachée, sa profondeur. En ce sens, la profondeur de Dostoïevski est sa résistance à toute forme de lacération. La question peut être vue à travers l’analyse de différents types d’émotions. Dans cette perspective, la sensibilité religieuse de Dostoïevski et la sensibilité religieuse avec laquelle Suarès perçoit Dostoïevski sont les moyens par lesquels on accède, au nom de la rédemption, à la résistance en tant que profondeur.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/458927
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