Lo studio esamina i sistemi informativi dedicati alla raccolta e al trattamento delle informazioni personali a carattere economico che sono funzionali alla valutazione delle posizioni di rischio dei soggetti beneficiari di un finanziamento. Si tratta di archivi informatizzati finalizzati alla gestione centralizzata delle informazioni sui rischi di pagamento. L’analisi della disciplina denota la presenza nell’ordinamento italiano di un sistema binario la cui linea di demarcazione è possibile tracciare in base agli interessi presidiati da due insiemi di sistemi informativi. Da una parte vi sono gli archivi informatizzati gestiti dai Sistemi di Informazione Creditizia (S.I.C.) che, quali enti di natura giuridica privata, sono retti principalmente dalle disposizioni del Codice della privacy come innovato dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation – G.D.P.R.) del Parlamento europeo e del Consiglio datato 27 aprile 2016. Dall’altra parte si collocano gli archivi informatizzati gestiti da enti di natura giuridica pubblica e, in particolare, la Centrale dei rischi della Banca d’Italia la cui disciplina viene ad essere sostanzialmente sottratta alle disposizioni sul trattamento dei dati personali. La conseguenza di maggior rilevo della presenza di un sistema binario si apprezza sul piano della tutela del soggetto al quale si riferiscono i dati. Invero, nel caso della Centrale dei rischi la tutela si attua essenzialmente attraverso il ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria. L’impatto di questa situazione è molto rilevante sul trattamento delle informazioni economiche relative ai crediti qualificati a sofferenza, per i quali la Centrale dei rischi ha competenza esclusiva, quanto meno in relazione alle conseguenze di una loro eventuale inesattezza.

Il sistema binario italiano per la centralizzazione delle informazioni sui rischi creditizi

Carlo Venditti
Writing – Original Draft Preparation
2021

Abstract

Lo studio esamina i sistemi informativi dedicati alla raccolta e al trattamento delle informazioni personali a carattere economico che sono funzionali alla valutazione delle posizioni di rischio dei soggetti beneficiari di un finanziamento. Si tratta di archivi informatizzati finalizzati alla gestione centralizzata delle informazioni sui rischi di pagamento. L’analisi della disciplina denota la presenza nell’ordinamento italiano di un sistema binario la cui linea di demarcazione è possibile tracciare in base agli interessi presidiati da due insiemi di sistemi informativi. Da una parte vi sono gli archivi informatizzati gestiti dai Sistemi di Informazione Creditizia (S.I.C.) che, quali enti di natura giuridica privata, sono retti principalmente dalle disposizioni del Codice della privacy come innovato dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (General Data Protection Regulation – G.D.P.R.) del Parlamento europeo e del Consiglio datato 27 aprile 2016. Dall’altra parte si collocano gli archivi informatizzati gestiti da enti di natura giuridica pubblica e, in particolare, la Centrale dei rischi della Banca d’Italia la cui disciplina viene ad essere sostanzialmente sottratta alle disposizioni sul trattamento dei dati personali. La conseguenza di maggior rilevo della presenza di un sistema binario si apprezza sul piano della tutela del soggetto al quale si riferiscono i dati. Invero, nel caso della Centrale dei rischi la tutela si attua essenzialmente attraverso il ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria. L’impatto di questa situazione è molto rilevante sul trattamento delle informazioni economiche relative ai crediti qualificati a sofferenza, per i quali la Centrale dei rischi ha competenza esclusiva, quanto meno in relazione alle conseguenze di una loro eventuale inesattezza.
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