La rappresentazione del patrimonio culturale è attualmente oggetto di dibattito in ambito cartografico, soprattutto in riferimento alle carte digitali e ai geoportali presenti in rete. In questo dibattito entrano a pieno titolo anche le cartografie partecipative, ossia quelle carte realizzate a titolo volontario dagli utenti della rete. Se le carte mentali erano lo strumento principale per valutare la percezione degli elementi territoriali da parte dei residenti o dei visitatori, nell’epoca del Web 2.0 le cartografiche partecipative, che possono essere considerate la naturale evoluzione tecnologica delle mappe mentali, rappresentano una fonte alternativa altrettanto valida. Il presente contributo mette a confronto una cartografia ufficiale, ossia la carta ministeriale relative ai beni culturali (la Carta del Rischio dell’Istituto Centrale del Restauro – ICR) con la cartografia partecipativa di OpenStreetMap (OSM). L’area oggetto di studio è il centro storico di Caserta, caso particolarmente interessante per la contestuale presenza di un sito UNESCO, la Reggia vanvitelliana. Mediante procedure di analisi quantitativa e analisi spaziale, il contributo cerca di comprendere l’affidabilità della carta partecipativa relativamente alla mappatura del patrimonio culturale e di valutare l’eventuale influenza che un bene culturale così rilevante – quale appunto la Reggia vanvitelliana – può avere sulla percezione del patrimonio culturale da parte degli utenti della rete.
Cartografia partecipativa e percezione del territorio. Il caso dei beni culturali nel centro storico di Caserta
Giovanni Mauro
2021
Abstract
La rappresentazione del patrimonio culturale è attualmente oggetto di dibattito in ambito cartografico, soprattutto in riferimento alle carte digitali e ai geoportali presenti in rete. In questo dibattito entrano a pieno titolo anche le cartografie partecipative, ossia quelle carte realizzate a titolo volontario dagli utenti della rete. Se le carte mentali erano lo strumento principale per valutare la percezione degli elementi territoriali da parte dei residenti o dei visitatori, nell’epoca del Web 2.0 le cartografiche partecipative, che possono essere considerate la naturale evoluzione tecnologica delle mappe mentali, rappresentano una fonte alternativa altrettanto valida. Il presente contributo mette a confronto una cartografia ufficiale, ossia la carta ministeriale relative ai beni culturali (la Carta del Rischio dell’Istituto Centrale del Restauro – ICR) con la cartografia partecipativa di OpenStreetMap (OSM). L’area oggetto di studio è il centro storico di Caserta, caso particolarmente interessante per la contestuale presenza di un sito UNESCO, la Reggia vanvitelliana. Mediante procedure di analisi quantitativa e analisi spaziale, il contributo cerca di comprendere l’affidabilità della carta partecipativa relativamente alla mappatura del patrimonio culturale e di valutare l’eventuale influenza che un bene culturale così rilevante – quale appunto la Reggia vanvitelliana – può avere sulla percezione del patrimonio culturale da parte degli utenti della rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.