La ricerca della certezza, intesa come quel processo cognitivo finalizzato a spiegare l’ignoto, è stata per secoli alla base di ogni scienza, fin quando Max Planck e Albert Einstein stravolsero il sapere precedente, decretando il tramonto dell’idea di materia tangibile e affermando un nuovo paradigma, nel quale spazio e tempo apparivano relativi. Da allora, il tema dell’incertezza è diventato di grande interesse per le scienze fisiche e sociali. Ebbene, l’articolo propone un excursus sulla complessità e sulle peculiarità dell'agire sociale in una situazione dominata dall'incertezza. Si compone fondamentalmente di due parti: nella prima - scritta da Angelo Volpe - si evidenzia la questione della complessità sociale da un punto di vista squisitamente sociologico. Qui, più esattamente, è messo in luce il significato dell'autopoiesi sistemica e la necessità di approntare linee sociali per la "riduzione" della complessità stessa. Invece, nella seconda parte - scritta da Francesca Castaldo - si assume una prospettiva economico-aziendale, e ci si chiede se sia opportuno ‘abbracciare’ l’incertezza, nella consapevolezza che l’imperativo del mondo attuale, iperconnesso e perciò ultra complesso, imprevedibile e incerto, sia non più la costruzione di senso o la ricerca dell’ordine, quanto l’urgenza di decidere e agire. Per destreggiarsi in ambienti vischiosi, dove le ricette tradizionali sembrano non funzionare, un aiuto viene dal modello classico di imprenditore, la cui azione si svolge, appunto, tipicamente nell'incertezza.
Complessità, incertezza e urgenza di agire
A. Volpe;
2021
Abstract
La ricerca della certezza, intesa come quel processo cognitivo finalizzato a spiegare l’ignoto, è stata per secoli alla base di ogni scienza, fin quando Max Planck e Albert Einstein stravolsero il sapere precedente, decretando il tramonto dell’idea di materia tangibile e affermando un nuovo paradigma, nel quale spazio e tempo apparivano relativi. Da allora, il tema dell’incertezza è diventato di grande interesse per le scienze fisiche e sociali. Ebbene, l’articolo propone un excursus sulla complessità e sulle peculiarità dell'agire sociale in una situazione dominata dall'incertezza. Si compone fondamentalmente di due parti: nella prima - scritta da Angelo Volpe - si evidenzia la questione della complessità sociale da un punto di vista squisitamente sociologico. Qui, più esattamente, è messo in luce il significato dell'autopoiesi sistemica e la necessità di approntare linee sociali per la "riduzione" della complessità stessa. Invece, nella seconda parte - scritta da Francesca Castaldo - si assume una prospettiva economico-aziendale, e ci si chiede se sia opportuno ‘abbracciare’ l’incertezza, nella consapevolezza che l’imperativo del mondo attuale, iperconnesso e perciò ultra complesso, imprevedibile e incerto, sia non più la costruzione di senso o la ricerca dell’ordine, quanto l’urgenza di decidere e agire. Per destreggiarsi in ambienti vischiosi, dove le ricette tradizionali sembrano non funzionare, un aiuto viene dal modello classico di imprenditore, la cui azione si svolge, appunto, tipicamente nell'incertezza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.