Il contributo offre un inquadramento preliminare dei caratteri generali del sepolcreto etrusco De Luca di Bologna, un importante contesto funerario databile tra VI e V secolo a.C., messo in luce nella seconda metà dell'Ottocento ed oggetto in tempi recenti di una rinnovata attenzione. Lo studio si concentra poi, più nel dettaglio, sul caso della tomba 100, uno di quei rari contesti in cui il fortuito recupero, ancora nella loro originaria associazione, del corredo vascolare d'importazione attica e del segnacolo funerario di produzione locale, restituisce la possibilità di osservare la capacità del titolare del sepolcro di operare una selezione iconografica coerente finalizzata ad esprimere messaggi complessi che tengono conto non solo del suo ruolo sociale, ma anche e soprattutto della personali convinzioni religiose nei confronti della morte.
Circe e i porci su un cratere a calice dalla tomba 100 del sepolcreto etrusco De Luca di Bologna
Morpurgo Giulia
2015
Abstract
Il contributo offre un inquadramento preliminare dei caratteri generali del sepolcreto etrusco De Luca di Bologna, un importante contesto funerario databile tra VI e V secolo a.C., messo in luce nella seconda metà dell'Ottocento ed oggetto in tempi recenti di una rinnovata attenzione. Lo studio si concentra poi, più nel dettaglio, sul caso della tomba 100, uno di quei rari contesti in cui il fortuito recupero, ancora nella loro originaria associazione, del corredo vascolare d'importazione attica e del segnacolo funerario di produzione locale, restituisce la possibilità di osservare la capacità del titolare del sepolcro di operare una selezione iconografica coerente finalizzata ad esprimere messaggi complessi che tengono conto non solo del suo ruolo sociale, ma anche e soprattutto della personali convinzioni religiose nei confronti della morte.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.