The introduction to the 1884 manuscript, entitled La Paleografia artistica nei codici cassinesi applicata ai lavori industriali esemplata da un monaco di Montecassino, and the annexed 60 graphic plates provided an opportunity for reflection on the plot concept. Through a historiographic and iconographic geometric pattern reading, which distinguish the patterns of these arts applied to industrial works, the plot plays an essentially conceptual role as both a design language and a configuration structure. In this sense, in the historical–critical context of the creative relationship between industrial design and artistic paleography, the plot is not a simple figuration but a conceptual structure that integrates the detail to the entire. In this context, the plot is expressed through the constant use of the plot, which generates a sense of loss with respect to a ‘thread’, whose geometric rule only apparently escapes, and which governs the order of the graphic composition and constitutes the narrative value of the figurative image. Knowledge of materials and techniques with which industrial and handicraft products are made and knowledge of the geometries (also chromatic) with which to adapt the codes to the plots and the plots to the complex spatial forms involve synergistic links between the skills of know–how and knowledge. In this sense, graphic code and color constitute a structure of thought capable of ‘giving meaning’ to the cultural significance of the manuscript examined and to the analysis of the applied arts tables exemplified by the Cassinese monk. Together, code and color, they represent a dynamic resource for teaching a design method based on the idea of plot as a conceptual tool for narrating visions of the world and entirely new graphic models.

L’introduzione al manoscritto del 1884, intitolato La Paleografia artistica nei codici cassinesi applicata ai lavori industriali esemplata da un monaco di Montecassino, e le annesse 60 tavole grafiche hanno costituito occasione di riflessione sul concetto di trama. Attraverso una lettura storiografica e iconografica dei tracciati geometrici, che contraddistinguono i pattern di queste arti applicate ai lavori industriali, la trama svolge un ruolo di indirizzo essenzialmente concettuale sia come linguaggio progettuale che struttura configurativa. In tal senso, nell’ambito storico–critico del rapporto creativo fra industrial design e paleografia artistica la trama non è semplice figurazione ma struttura concettuale che integra il particolare all’insieme. In questo contesto, la trama si esprime attraverso l’uso costante dell’intreccio, che genera un senso di smarrimento rispetto a un “filo”, di cui solo apparentemente sfugge la regola geometrica e che governa l’ordine della composizione grafica e costituisce la valenza narrativa dell’immagine figurata. Conoscenza di materiali e tecniche con cui si realizzano i prodotti industriali e artigianali e conoscenza delle geometrie (anche cromatiche) con cui adattare i codici alle trame e le trame alle complesse forme spaziali comportano legami sinergici fra competenze del “saper fare” e del “sapere”. In tal senso, codice grafico e colore costituiscono una struttura di pensiero capace di “dare senso” al portato culturale del manoscritto esaminato e all’analisi delle tavole di arti applicate esemplate dal monaco cassinese. Assieme, codice e colore, rappresentano una risorsa dinamica per insegnare un metodo progettuale fondato sull’idea di trama come strumento concettuale per narrare visioni del mondo e modelli grafici del tutto nuovi. .

Trame e tracciati geometrici applicati ai lavori industriali. Un manoscritto di paleografia artistica nei codici cassinesi | Textures and geometric patterns applied to industrial works. A manuscript of artistic paleography in the Cassinian codes

Danila Jacazzi;Vincenzo Cirillo;Ornella Zerlenga
2019

Abstract

The introduction to the 1884 manuscript, entitled La Paleografia artistica nei codici cassinesi applicata ai lavori industriali esemplata da un monaco di Montecassino, and the annexed 60 graphic plates provided an opportunity for reflection on the plot concept. Through a historiographic and iconographic geometric pattern reading, which distinguish the patterns of these arts applied to industrial works, the plot plays an essentially conceptual role as both a design language and a configuration structure. In this sense, in the historical–critical context of the creative relationship between industrial design and artistic paleography, the plot is not a simple figuration but a conceptual structure that integrates the detail to the entire. In this context, the plot is expressed through the constant use of the plot, which generates a sense of loss with respect to a ‘thread’, whose geometric rule only apparently escapes, and which governs the order of the graphic composition and constitutes the narrative value of the figurative image. Knowledge of materials and techniques with which industrial and handicraft products are made and knowledge of the geometries (also chromatic) with which to adapt the codes to the plots and the plots to the complex spatial forms involve synergistic links between the skills of know–how and knowledge. In this sense, graphic code and color constitute a structure of thought capable of ‘giving meaning’ to the cultural significance of the manuscript examined and to the analysis of the applied arts tables exemplified by the Cassinese monk. Together, code and color, they represent a dynamic resource for teaching a design method based on the idea of plot as a conceptual tool for narrating visions of the world and entirely new graphic models.
2019
L’introduzione al manoscritto del 1884, intitolato La Paleografia artistica nei codici cassinesi applicata ai lavori industriali esemplata da un monaco di Montecassino, e le annesse 60 tavole grafiche hanno costituito occasione di riflessione sul concetto di trama. Attraverso una lettura storiografica e iconografica dei tracciati geometrici, che contraddistinguono i pattern di queste arti applicate ai lavori industriali, la trama svolge un ruolo di indirizzo essenzialmente concettuale sia come linguaggio progettuale che struttura configurativa. In tal senso, nell’ambito storico–critico del rapporto creativo fra industrial design e paleografia artistica la trama non è semplice figurazione ma struttura concettuale che integra il particolare all’insieme. In questo contesto, la trama si esprime attraverso l’uso costante dell’intreccio, che genera un senso di smarrimento rispetto a un “filo”, di cui solo apparentemente sfugge la regola geometrica e che governa l’ordine della composizione grafica e costituisce la valenza narrativa dell’immagine figurata. Conoscenza di materiali e tecniche con cui si realizzano i prodotti industriali e artigianali e conoscenza delle geometrie (anche cromatiche) con cui adattare i codici alle trame e le trame alle complesse forme spaziali comportano legami sinergici fra competenze del “saper fare” e del “sapere”. In tal senso, codice grafico e colore costituiscono una struttura di pensiero capace di “dare senso” al portato culturale del manoscritto esaminato e all’analisi delle tavole di arti applicate esemplate dal monaco cassinese. Assieme, codice e colore, rappresentano una risorsa dinamica per insegnare un metodo progettuale fondato sull’idea di trama come strumento concettuale per narrare visioni del mondo e modelli grafici del tutto nuovi. .
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/449567
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