It would be interesting in this moment of stillness and forced reflection due to the global lockdown, to listen to experts such as the so-called “cultural creatives”, an expression that stems from the studies of the American sociologist Paul Ray and the American psychologist Sherry Anderson who talk about individuals who have in common the will to adopt a global and “integral” vision of the world, and share a set of values. In particular, this group of people aims to: strengthen the tenuous face-to-face relationships of the consumer society; foster personal and spiritual development; putting human beings back at the heart of society; reject environmental degradation, specifically the kind induced by the exploitation of natural resources; seek innovative solutions for personal or social issues. The cultural creatives in this unexpected global pandemic “stasis” could help to look at the reality of things in a more objective way, or from a point of view other than the economic or health one, a bit like the “newborn social sculpture” of Piazza del Plebiscito in Naples entitled LOOK DOWN by artist Jago who invites us to look deeper, to listen to the most marginalized and fragile, and fight indifference towards the homeless, the poorest and the last. The cover of the issue is dedicated to the project carried out in collaboration with the Pio Monte della Misericordia and the A Ruota Libera association that deals with social exclusion and with the recovery of the voiceless. Art gives a strong and complete vision of the emergencies of society and the seven works of mercy by Caravaggio represents a universal example chosen as the background of the latest issue of Binmag.

In questo momento di pausa e riflessione forzata dovuto al lockdown globale, ascoltare figure professionali cosiddette “creativi culturali”, può aiutare a dare una visione più umana del delicato e fragile momento storico. Il sociologo statunitense Paul Ray e la psicologa americana Sherry Anderson si propongono in particolare di: rinforzare i tenui rapporti nella società dei consumi; favorire lo sviluppo personale e spirituale; rimettere l’essere umano al centro della società; rifiutare il degrado ambientale, specificatamente quello indotto dallo sfruttamento delle risorse naturali; cercare delle soluzioni innovative alle questioni ambientali o sociali. Il creativo culturale in questa inaspettata “stasi” pandemica mondiale potrebbe aiutare a guardare la realtà delle cose in modo più oggettivo, o da un punto di vista diverso da quello economico o puramente sanitario. Questo è senso della “scultura sociale neonata” di Piazza del Plebiscito a Napoli intitolata LOOK DOWN dell’artista Jago, che invita a guardarsi più in profondità, ascoltando i più emarginati e fragili, contro l’indifferenza verso gli homeless, i più poveri e gli ultimi. La copertina del numero è dedicata al progetto svolto con il Pio Monte della Misericordia e l’associazione A Ruota Libera che lavora sul tema dell’emarginazione sociale e del recupero di chi non ha voce. L’arte dà una visione forte e completa delle emergenze della società e le sette opere della misericordia del Caravaggio ne rappresentano un esempio universale che fa da sfondo al presente numero di Bin mag.

Cinema sociale. Edhel: grandi speranze

roberto liberti
Supervision
2020

Abstract

It would be interesting in this moment of stillness and forced reflection due to the global lockdown, to listen to experts such as the so-called “cultural creatives”, an expression that stems from the studies of the American sociologist Paul Ray and the American psychologist Sherry Anderson who talk about individuals who have in common the will to adopt a global and “integral” vision of the world, and share a set of values. In particular, this group of people aims to: strengthen the tenuous face-to-face relationships of the consumer society; foster personal and spiritual development; putting human beings back at the heart of society; reject environmental degradation, specifically the kind induced by the exploitation of natural resources; seek innovative solutions for personal or social issues. The cultural creatives in this unexpected global pandemic “stasis” could help to look at the reality of things in a more objective way, or from a point of view other than the economic or health one, a bit like the “newborn social sculpture” of Piazza del Plebiscito in Naples entitled LOOK DOWN by artist Jago who invites us to look deeper, to listen to the most marginalized and fragile, and fight indifference towards the homeless, the poorest and the last. The cover of the issue is dedicated to the project carried out in collaboration with the Pio Monte della Misericordia and the A Ruota Libera association that deals with social exclusion and with the recovery of the voiceless. Art gives a strong and complete vision of the emergencies of society and the seven works of mercy by Caravaggio represents a universal example chosen as the background of the latest issue of Binmag.
2020
In questo momento di pausa e riflessione forzata dovuto al lockdown globale, ascoltare figure professionali cosiddette “creativi culturali”, può aiutare a dare una visione più umana del delicato e fragile momento storico. Il sociologo statunitense Paul Ray e la psicologa americana Sherry Anderson si propongono in particolare di: rinforzare i tenui rapporti nella società dei consumi; favorire lo sviluppo personale e spirituale; rimettere l’essere umano al centro della società; rifiutare il degrado ambientale, specificatamente quello indotto dallo sfruttamento delle risorse naturali; cercare delle soluzioni innovative alle questioni ambientali o sociali. Il creativo culturale in questa inaspettata “stasi” pandemica mondiale potrebbe aiutare a guardare la realtà delle cose in modo più oggettivo, o da un punto di vista diverso da quello economico o puramente sanitario. Questo è senso della “scultura sociale neonata” di Piazza del Plebiscito a Napoli intitolata LOOK DOWN dell’artista Jago, che invita a guardarsi più in profondità, ascoltando i più emarginati e fragili, contro l’indifferenza verso gli homeless, i più poveri e gli ultimi. La copertina del numero è dedicata al progetto svolto con il Pio Monte della Misericordia e l’associazione A Ruota Libera che lavora sul tema dell’emarginazione sociale e del recupero di chi non ha voce. L’arte dà una visione forte e completa delle emergenze della società e le sette opere della misericordia del Caravaggio ne rappresentano un esempio universale che fa da sfondo al presente numero di Bin mag.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/443922
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