Along with his humanistic interests, Leon Battista Alberti (1404-1472) was attracted to the world of scientific knowledge both during his youth, while studying physics and mathematics, and when he definitively returned to Rome in 1443 following Pope Eugene IV (1383-1447) and started to study these subjects in greater detail [Bertolini 2004, pp. 246, 249]. It was while in Rome, that according to recent studies, historiography would erroneously place at 1450-1452, Alberti composed a manuscript in the vernacular entitled Ex Ludis Rerum Mathematicarum, better known as Ludi Matematici. The original text of Ludi Matematici, which was lost, was handed down through 13 different copies of the manuscript, now kept in the libraries of Cambridge (n. 2), Florence (n. 6), Genoa, Ravenna, Rome, Rouen and Venice (n. 1 each) [Saletti 2008, pp. 120-122]. The first printed edition with the title Piacevolezze matematiche (Mathematical Pleasures) was published in 1568 by the Sienese typographer Francesco Franceschi in the collection Opuscoli morali di Leon Batista Alberti gentil’huomo firentino […], translated and partly corrected by Cosimo Bartoli (1503- 1572) [Bertolini 2014, p. 131]. For this rereading, in addition to the most recent printed versions published by Grayson in 1973 and Rinaldi in 1980 (fig. 1), reference was made to two copies of the manuscript currently available online: the first, in 39 sheets, kept at the Houghton Library of Harvard University in Cambridge, Massachusetts [Alberti 1450-1452]; the second, in 36 sheets, at the Bibliothèque municipale de Rouen [Alberti 1401-1500].

Durante la sua vita, accanto agli interessi umanistici, Leon Battista Alberti (1404- 1472) fu sempre attratto dalla sfera del sapere scientifico sia nel corso degli studi giovanili, dedicati in particolare alla fisica e matematica che, a partire dal suo definitivo rientro a Roma nel 1443 a seguito del papa Eugenio IV (1383- 1447), quando riprese a interessarsi più approfonditamente a queste discipline [Bertolini 2004, pp. 246, 249]. A Roma, infatti, in un intervallo temporale che, secondo recenti studi, la storiografia collocherebbe erroneamente al 1450- 1452, Alberti compose un manoscritto in lingua volgare dal titolo Ex Ludis Rerum Mathematicarum, meglio conosciuto come Ludi Matematici. Il testo originale dei Ludi Matematici, andato disperso, fu tramandato attraverso 13 diverse copie manoscritte, oggi conservate presso le biblioteche di Cambridge (n. 2), Firenze (n. 6), Genova, Ravenna, Roma, Rouen e Venezia (n. 1 ciascuna) [Saletti 2008, pp. 120-122]. La prima edizione a stampa con il titolo Piacevolezze matematiche fu pubblicata nel 1568 dal tipografo senese Francesco Franceschi nella raccolta Opuscoli morali di Leon Batista Alberti gentil’huomo firentino […], tradotti e in parte corretti da Cosimo Bartoli (1503-1572) [Bertolini 2014, p. 131]. Per la rilettura qui in oggetto, oltre alle più recenti versioni a stampa pubblicate da Grayson nel 1973 e Rinaldi nel 1980 (fig. 1), si è fatto riferimento a due copie manoscritte reperibili in rete: la prima, in 39 fogli, conservata presso la Houghton Library della Harvard University di Cambridge, Massachusetts [Alberti 1450-1452]; la seconda, in 36 fogli, presso la Bibliothèque municipale de Rouen [Alberti 1401-1500].

Letture/Riletture. Ludi Matematici di Leon Battista Alberti | Reading/Rereading. Ludi Matematici by Leon Battista Alberti

Ornella Zerlenga
2020

Abstract

Along with his humanistic interests, Leon Battista Alberti (1404-1472) was attracted to the world of scientific knowledge both during his youth, while studying physics and mathematics, and when he definitively returned to Rome in 1443 following Pope Eugene IV (1383-1447) and started to study these subjects in greater detail [Bertolini 2004, pp. 246, 249]. It was while in Rome, that according to recent studies, historiography would erroneously place at 1450-1452, Alberti composed a manuscript in the vernacular entitled Ex Ludis Rerum Mathematicarum, better known as Ludi Matematici. The original text of Ludi Matematici, which was lost, was handed down through 13 different copies of the manuscript, now kept in the libraries of Cambridge (n. 2), Florence (n. 6), Genoa, Ravenna, Rome, Rouen and Venice (n. 1 each) [Saletti 2008, pp. 120-122]. The first printed edition with the title Piacevolezze matematiche (Mathematical Pleasures) was published in 1568 by the Sienese typographer Francesco Franceschi in the collection Opuscoli morali di Leon Batista Alberti gentil’huomo firentino […], translated and partly corrected by Cosimo Bartoli (1503- 1572) [Bertolini 2014, p. 131]. For this rereading, in addition to the most recent printed versions published by Grayson in 1973 and Rinaldi in 1980 (fig. 1), reference was made to two copies of the manuscript currently available online: the first, in 39 sheets, kept at the Houghton Library of Harvard University in Cambridge, Massachusetts [Alberti 1450-1452]; the second, in 36 sheets, at the Bibliothèque municipale de Rouen [Alberti 1401-1500].
2020
Durante la sua vita, accanto agli interessi umanistici, Leon Battista Alberti (1404- 1472) fu sempre attratto dalla sfera del sapere scientifico sia nel corso degli studi giovanili, dedicati in particolare alla fisica e matematica che, a partire dal suo definitivo rientro a Roma nel 1443 a seguito del papa Eugenio IV (1383- 1447), quando riprese a interessarsi più approfonditamente a queste discipline [Bertolini 2004, pp. 246, 249]. A Roma, infatti, in un intervallo temporale che, secondo recenti studi, la storiografia collocherebbe erroneamente al 1450- 1452, Alberti compose un manoscritto in lingua volgare dal titolo Ex Ludis Rerum Mathematicarum, meglio conosciuto come Ludi Matematici. Il testo originale dei Ludi Matematici, andato disperso, fu tramandato attraverso 13 diverse copie manoscritte, oggi conservate presso le biblioteche di Cambridge (n. 2), Firenze (n. 6), Genova, Ravenna, Roma, Rouen e Venezia (n. 1 ciascuna) [Saletti 2008, pp. 120-122]. La prima edizione a stampa con il titolo Piacevolezze matematiche fu pubblicata nel 1568 dal tipografo senese Francesco Franceschi nella raccolta Opuscoli morali di Leon Batista Alberti gentil’huomo firentino […], tradotti e in parte corretti da Cosimo Bartoli (1503-1572) [Bertolini 2014, p. 131]. Per la rilettura qui in oggetto, oltre alle più recenti versioni a stampa pubblicate da Grayson nel 1973 e Rinaldi nel 1980 (fig. 1), si è fatto riferimento a due copie manoscritte reperibili in rete: la prima, in 39 fogli, conservata presso la Houghton Library della Harvard University di Cambridge, Massachusetts [Alberti 1450-1452]; la seconda, in 36 fogli, presso la Bibliothèque municipale de Rouen [Alberti 1401-1500].
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/443722
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