Nel suo ultimo film (“Sorry, we missed you”), Ken Loach aggiunge un al- tro tassello alla ricostruzione dei mutamenti che hanno interessato il sistema produttivo nell’ultimo quarantennio e delle conseguenti alterazioni dei rap- porti di forza tra le classi sociali. Attraverso il racconto della condizione di un esponente della working class inglese che tenta di riciclarsi professionalmente come corriere free-lance nel campo del delivery, Loach disegna un affresco a tinte fosche del modello di capitalismo scaturito dall’interazione di globaliz- zazione, smantellamento delle tutele del lavoro e rivoluzione digitale. Questi fenomeni hanno infatti l’effetto di scomporre le grandi imprese verticalmente integrate in una miriade di singoli prestatori d’opera formalmente indipen- denti e privi di tutele sindacali, il cui assoggettamento ad una competizione capillare e spietata permette al grande capitale di trasferire una gran parte dei propri rischi in capo agli ultimi anelli della filiera produttiva. Con l’abdica- zione delle istituzioni pubbliche dalla funzione di protezione contro i rischi esistenziali, le comunità familiari rimangono le ultime strutture in grado di te- nere gli individui al riparo dalle forze destabilizzanti dell’economia. Tuttavia, questo modello di capitalismo si alimenta proprio con il tempo voracemente sottratto alla cura familiare per metterlo al servizio della produzione di valore, rendendo quindi gli equilibri familiari ogni giorno più fragili.

Sorry, we tricked you. Ken Loach e le promesse tradite del neoliberismo.

Salvatore D'Acunto
2020

Abstract

Nel suo ultimo film (“Sorry, we missed you”), Ken Loach aggiunge un al- tro tassello alla ricostruzione dei mutamenti che hanno interessato il sistema produttivo nell’ultimo quarantennio e delle conseguenti alterazioni dei rap- porti di forza tra le classi sociali. Attraverso il racconto della condizione di un esponente della working class inglese che tenta di riciclarsi professionalmente come corriere free-lance nel campo del delivery, Loach disegna un affresco a tinte fosche del modello di capitalismo scaturito dall’interazione di globaliz- zazione, smantellamento delle tutele del lavoro e rivoluzione digitale. Questi fenomeni hanno infatti l’effetto di scomporre le grandi imprese verticalmente integrate in una miriade di singoli prestatori d’opera formalmente indipen- denti e privi di tutele sindacali, il cui assoggettamento ad una competizione capillare e spietata permette al grande capitale di trasferire una gran parte dei propri rischi in capo agli ultimi anelli della filiera produttiva. Con l’abdica- zione delle istituzioni pubbliche dalla funzione di protezione contro i rischi esistenziali, le comunità familiari rimangono le ultime strutture in grado di te- nere gli individui al riparo dalle forze destabilizzanti dell’economia. Tuttavia, questo modello di capitalismo si alimenta proprio con il tempo voracemente sottratto alla cura familiare per metterlo al servizio della produzione di valore, rendendo quindi gli equilibri familiari ogni giorno più fragili.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/429983
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