The nineteenth century, century of expectations and the birth of industrial modernity, records contradictory aspirations for progress and resistance to abandonment of the ancient. Religious and ideological values condition and formulate interpretative keys of the time. Ruskin remains as a singular interpreter of the religious expectations of the European West leaning towards the dynamics of capitalism but still fascinated by the condition promised by the biblical narration of the Garden of Eden. Non-places and utopian sites to born even on the basis of the religion teacher John Ruskin.

Il Secolo Diciannovesimo si connota come tempo delle contraddizioni tra modernità industriale e aspettative utopiche dei valori religiosi tradizionali legati in un dialettico contesto ideologico che promuove chiavi interpretative alternative del proprio tempo. Robert de la Sizeranne, nell’introduzione al suo Ruskin et la religion de la beauté, spiega il carattere utopico e la dirompente posizione dell’intellettuale sia nel leggere l’arte del passato, sia nel contributo di coinvolgimento alla modifica delle sorti della civiltà del suo tempo con l’esperienza della Comunità d’arte della Gilda di San Giorgio. John Ruskin resta interprete singolare delle aspettative religiose dell’Occidente europeo tutto proteso verso le dinamiche del capitalismo e, tuttavia, affascinato dalla condizione promessa della biblica narrazione del Giardino dell’Eden. Ruskin come maestro di religione e suscitatore di nonluoghi e siti utopici.

La religione del suo tempo. L’Ottocento Ruskin e le utopie profetiche

Carillo Saverio
2019

Abstract

The nineteenth century, century of expectations and the birth of industrial modernity, records contradictory aspirations for progress and resistance to abandonment of the ancient. Religious and ideological values condition and formulate interpretative keys of the time. Ruskin remains as a singular interpreter of the religious expectations of the European West leaning towards the dynamics of capitalism but still fascinated by the condition promised by the biblical narration of the Garden of Eden. Non-places and utopian sites to born even on the basis of the religion teacher John Ruskin.
2019
Il Secolo Diciannovesimo si connota come tempo delle contraddizioni tra modernità industriale e aspettative utopiche dei valori religiosi tradizionali legati in un dialettico contesto ideologico che promuove chiavi interpretative alternative del proprio tempo. Robert de la Sizeranne, nell’introduzione al suo Ruskin et la religion de la beauté, spiega il carattere utopico e la dirompente posizione dell’intellettuale sia nel leggere l’arte del passato, sia nel contributo di coinvolgimento alla modifica delle sorti della civiltà del suo tempo con l’esperienza della Comunità d’arte della Gilda di San Giorgio. John Ruskin resta interprete singolare delle aspettative religiose dell’Occidente europeo tutto proteso verso le dinamiche del capitalismo e, tuttavia, affascinato dalla condizione promessa della biblica narrazione del Giardino dell’Eden. Ruskin come maestro di religione e suscitatore di nonluoghi e siti utopici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/420202
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