This contribution presented for the session "Dis-orientation of large spaces. Cardinal points between symbol and memory", arises from the conceptual extension of the artistic suggestion of a young designer in composing her self-portrait. The author calls the image self-portrait to the 'dark' and she defines it as 'extrasensory' experience. On this suggestion, the co-authors extend the exercise to the 'dark' imagination of landscapes and urban environments: the tourist Naples (via Caracciolo); the periphery (Scampia and the 'Vele'); the journey through fastmoving roads.

Nell’immaginario collettivo il riconoscimento culturale di città e paesaggio esalta il ruolo della mente per la capacità di individuare e selezionare i punti cardinali per costruire un’immagine condivisa. Dare spazio all’immaginazione e ai ricordi individuali significa analizzare il rapporto fra il ricordo del vissuto individuale e l’immaginario collettivo per costruire positivamente una percezione condivisa dei punti cardinali. Su questo assunto nasce l’idea di ritrarre il paesaggio ‘al buio’. Questa esperienza indaga ‘i punti di riferimento ideali’ per la costruzione di ‘immagini condivise’ di città e paesaggio. La metodologia d’indagine restituisce una ricerca semantica e fonda sull’analisi grafica di un campione di paesaggi ritratti ‘al buio’ per restituire i segni comuni della condivisione sociale. L’esperienza della rappresentazione grafica del paesaggio ‘al buio’ evidenzia il ruolo del disegno come tramite che restituisce in immagine visiva, il pensiero. Questa premessa teorica e l’applicazione metodologica proposta restituiscono le immagini dei paesaggi urbani qui analizzati attraverso una composizione di linee e colori, in cui il disegno, grazie alle sue qualità espressive, esprime graficamente una forma simbolica.

Landscape Portrait "in the Dark"

Ornella Zerlenga
;
2019

Abstract

This contribution presented for the session "Dis-orientation of large spaces. Cardinal points between symbol and memory", arises from the conceptual extension of the artistic suggestion of a young designer in composing her self-portrait. The author calls the image self-portrait to the 'dark' and she defines it as 'extrasensory' experience. On this suggestion, the co-authors extend the exercise to the 'dark' imagination of landscapes and urban environments: the tourist Naples (via Caracciolo); the periphery (Scampia and the 'Vele'); the journey through fastmoving roads.
2019
Nell’immaginario collettivo il riconoscimento culturale di città e paesaggio esalta il ruolo della mente per la capacità di individuare e selezionare i punti cardinali per costruire un’immagine condivisa. Dare spazio all’immaginazione e ai ricordi individuali significa analizzare il rapporto fra il ricordo del vissuto individuale e l’immaginario collettivo per costruire positivamente una percezione condivisa dei punti cardinali. Su questo assunto nasce l’idea di ritrarre il paesaggio ‘al buio’. Questa esperienza indaga ‘i punti di riferimento ideali’ per la costruzione di ‘immagini condivise’ di città e paesaggio. La metodologia d’indagine restituisce una ricerca semantica e fonda sull’analisi grafica di un campione di paesaggi ritratti ‘al buio’ per restituire i segni comuni della condivisione sociale. L’esperienza della rappresentazione grafica del paesaggio ‘al buio’ evidenzia il ruolo del disegno come tramite che restituisce in immagine visiva, il pensiero. Questa premessa teorica e l’applicazione metodologica proposta restituiscono le immagini dei paesaggi urbani qui analizzati attraverso una composizione di linee e colori, in cui il disegno, grazie alle sue qualità espressive, esprime graficamente una forma simbolica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/420066
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