DIID 62-63/2019 - "Design Actually" Abstract: Il dibattito sull’ornamento è stato al centro di tutto il Novecento, da Loos a Morris, da Bloch a Maldonado fino alla contemporaneità. (...) Tra i temi del progetto, il gioiello, più di altri, è l’emblema di quella dicotomia utile-futile che è ancora oggi territorio di confronto. Nel caso del gioiello, oggetto per eccellenza dove “è stata proprio la sua inutilità a costituirne l’immensa ricchezza e unicità” (Perniola, 1994), la questione si fa particolarmente complessa, poiché la sua esistenza è legata principalmente ad una serie di funzionalità non pratiche, ma comunicative e identificabili come utilità vere e proprie. Nel gioiello, l’ornamento si trasforma in essenza del progetto, poiché superficie e struttura coesistono intrinsecamente in un’idea unitaria. Un’idea che persegue più funzioni, sempre soggettive al fruitore che le sente e interpreta, mediante un meccanismo di scambio relazionale. (Bourriaud, 1998) Dotati di una forte carica evocativa, e della capacità di condensare con la loro presenza nodi di senso, i gioielli – in quanto simboli – “per sussistere devono essere condivisi; vivono, funzionano e sono tali in quanto sono scambiati e usati in una sorta di traffico sociale.” (Calabrese, 2005)
La profondità dell'ornamento. Il gioiello come dispositivo relazionale.
Scarpitti
2019
Abstract
DIID 62-63/2019 - "Design Actually" Abstract: Il dibattito sull’ornamento è stato al centro di tutto il Novecento, da Loos a Morris, da Bloch a Maldonado fino alla contemporaneità. (...) Tra i temi del progetto, il gioiello, più di altri, è l’emblema di quella dicotomia utile-futile che è ancora oggi territorio di confronto. Nel caso del gioiello, oggetto per eccellenza dove “è stata proprio la sua inutilità a costituirne l’immensa ricchezza e unicità” (Perniola, 1994), la questione si fa particolarmente complessa, poiché la sua esistenza è legata principalmente ad una serie di funzionalità non pratiche, ma comunicative e identificabili come utilità vere e proprie. Nel gioiello, l’ornamento si trasforma in essenza del progetto, poiché superficie e struttura coesistono intrinsecamente in un’idea unitaria. Un’idea che persegue più funzioni, sempre soggettive al fruitore che le sente e interpreta, mediante un meccanismo di scambio relazionale. (Bourriaud, 1998) Dotati di una forte carica evocativa, e della capacità di condensare con la loro presenza nodi di senso, i gioielli – in quanto simboli – “per sussistere devono essere condivisi; vivono, funzionano e sono tali in quanto sono scambiati e usati in una sorta di traffico sociale.” (Calabrese, 2005)I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.