Le storie parallele dei paesi del Mediterraneo subiscono una svolta essenziale nel Rinascimento quando fenomeni nuovi di grande portata disegnano scenari più ampi di modernizzazione della politica mediterranea. Un vivace mondo di funzionari, banchieri, mercanti e diplomatici opera lungo le rotte del Mediterraneo, intessendo complessi rapporti anche di natura culturale ed artistica. Al Cairo si reca sullo scorcio del XV secolo una rappresentanza della corte aragonese, della quale fa parte Luca Bigiami, un architetto pressoché sconosciuto, “familiare” di re Ferrante e di re Federico d’Aragona, cognato del Pontano e amico di Fra’ Giovanni Giocondo, con il quale partira da Napoli per la Francia nel 1495. L’opera svolta da Luca Bigiami a Napoli al rientro dall’Egitto risulta di grande rilievo per la conoscenza della cultura architettonica napoletana dell’ultimo ventennio del ‘400.

La «Torre et Molino»di Luca Bigiami. Opere architettoniche e idrauliche del ‘400 tra Napoli e l’Oriente

danila jacazzi
2019

Abstract

Le storie parallele dei paesi del Mediterraneo subiscono una svolta essenziale nel Rinascimento quando fenomeni nuovi di grande portata disegnano scenari più ampi di modernizzazione della politica mediterranea. Un vivace mondo di funzionari, banchieri, mercanti e diplomatici opera lungo le rotte del Mediterraneo, intessendo complessi rapporti anche di natura culturale ed artistica. Al Cairo si reca sullo scorcio del XV secolo una rappresentanza della corte aragonese, della quale fa parte Luca Bigiami, un architetto pressoché sconosciuto, “familiare” di re Ferrante e di re Federico d’Aragona, cognato del Pontano e amico di Fra’ Giovanni Giocondo, con il quale partira da Napoli per la Francia nel 1495. L’opera svolta da Luca Bigiami a Napoli al rientro dall’Egitto risulta di grande rilievo per la conoscenza della cultura architettonica napoletana dell’ultimo ventennio del ‘400.
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