Dopo il Concilio di Trento Carlo Borromeo reintroduce la pratica di innalzare colonne con una croce sommitale agli incroci stradali, le processioni per il Santo Chiodo e le traslazioni delle reliquie di importanti santi locali. Le iniziative sul tessuto viario di Milano possono essere comprese solo alla luce dei contemporanei scontri tra protestanti e cattolici sulla validità della croce come icona (la più potente) e sul ruolo delle reliquie dei santi come intercessori. Nel saggio sono citati sia il massiccio attacco protestante (Calvino, Chemnitz, i Centuriatori di Magdeburgo e altri) sia la risposta cattolica (Martiall, Harpsfeld e Cope, Baronio ed altri). Le operazioni di Borromeo sono parte del contrattacco cattolico: egli insiste sull’efficacia delle reliquie e delle icone e sulla necessità di ospitarle adeguatamente entro splendidi contenitori (scrigni e chiese). L’elaborata cerimonia che accompagna la translatio delle reliquie di san Simpliciano (1582) è parte dello sforzo di legittimare il culto delle reliquie assieme alla testimonianza dell’antichità della chiesa milanese e della sua importanza per i nessi con Ambrogio, Agostino e Simpliciano. È stata ricostruita la straordinaria architettura effimera eretta per l’occasione di fronte al Duomo e in molte altre zone della città mentre il significato del suo apparato decorativo è stato correlato all’iconografia delle scene della vita di sant’Ambrogio (modello di vescovo paleocristiano e maggior ispiratore di Borromeo) raffigurate negli stalli del capitolo del coro della cattedrale milanese.
Architecture and the assertion of the Cult of Relics in Milan’s public spaces
G. Ceriani Sebregondi
2004
Abstract
Dopo il Concilio di Trento Carlo Borromeo reintroduce la pratica di innalzare colonne con una croce sommitale agli incroci stradali, le processioni per il Santo Chiodo e le traslazioni delle reliquie di importanti santi locali. Le iniziative sul tessuto viario di Milano possono essere comprese solo alla luce dei contemporanei scontri tra protestanti e cattolici sulla validità della croce come icona (la più potente) e sul ruolo delle reliquie dei santi come intercessori. Nel saggio sono citati sia il massiccio attacco protestante (Calvino, Chemnitz, i Centuriatori di Magdeburgo e altri) sia la risposta cattolica (Martiall, Harpsfeld e Cope, Baronio ed altri). Le operazioni di Borromeo sono parte del contrattacco cattolico: egli insiste sull’efficacia delle reliquie e delle icone e sulla necessità di ospitarle adeguatamente entro splendidi contenitori (scrigni e chiese). L’elaborata cerimonia che accompagna la translatio delle reliquie di san Simpliciano (1582) è parte dello sforzo di legittimare il culto delle reliquie assieme alla testimonianza dell’antichità della chiesa milanese e della sua importanza per i nessi con Ambrogio, Agostino e Simpliciano. È stata ricostruita la straordinaria architettura effimera eretta per l’occasione di fronte al Duomo e in molte altre zone della città mentre il significato del suo apparato decorativo è stato correlato all’iconografia delle scene della vita di sant’Ambrogio (modello di vescovo paleocristiano e maggior ispiratore di Borromeo) raffigurate negli stalli del capitolo del coro della cattedrale milanese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.