Cherubino Gambardella, curator of the "Metropoli Novissima" exhibition for the Annali dell’Architettura and the cities of Naples 2018 Foundation, directs the special insert on Abitare n 580 dedicated to the exhibition. “This is an exhibition on the possibilities̀ of a very successful condition of life on earth: the city transformed into a new body by its dimensional explosion. We do not want to fall into the rhetoric of the periphery as a place of margin and degradation, nor into the myth of its informal and unregulated energy. It is like a large laboratory that starts from Campania and Naples, to venture into Italy and the whole world and return to the starting point through the images of a multitude of new assets where difficult places form decisive spaces. The goal is to bet on a large city no longer divided by social and aesthetic hierarchies but united in a kaleidoscope of figures. We like to investigate the overcoming of the peripheral dimension as a marginal crown thinking, rather, as an unexplored resource to be shaped, a new mirror of another metropolis that we do not want to stop looking for and dreaming."

Cherubino Gambardella, curatore della Mostra “Metropoli Novissima” per la Fondazione Annali dell’Architettura e delle città di Napoli 2018, dirige l’inserto speciale su Abitare n 580 dedicato alla Mostra. “Questa è una mostra sulle possibilità̀ di una condizione di grande successo della vita sulla terra: la città trasformata in un nuovo corpo dalla sua esplosione dimensionale. Non vogliamo cadere nella retorica della periferia come luogo del margine e del degrado e neppure nella mitizzazione di una sua energia informale e sregolata. È come un grande laboratorio che parte dalla Campania e da Napoli, per avventurarsi in Italia e nel mondo intero e ritornare al punto di partenza attraverso le immagini di una moltitudine di nuovi assetti dove i luoghi difficili conformano spazi decisivi. L’obiettivo è quello di scommettere su una grande città non più divisa da gerarchie sociali ed estetiche ma unita in un caleidoscopio di figure. Ci piace indagare sul superamento della dimensione periferica come corona marginale pensandola, piuttosto, come inesplorata risorsa da plasmare, nuovo specchio di un’altra metropoli che non vogliamo smettere di cercare e sognare.”

METROPOLI NOVISSIMA

GAMBARDELLA CHERUBINO
2018

Abstract

Cherubino Gambardella, curator of the "Metropoli Novissima" exhibition for the Annali dell’Architettura and the cities of Naples 2018 Foundation, directs the special insert on Abitare n 580 dedicated to the exhibition. “This is an exhibition on the possibilities̀ of a very successful condition of life on earth: the city transformed into a new body by its dimensional explosion. We do not want to fall into the rhetoric of the periphery as a place of margin and degradation, nor into the myth of its informal and unregulated energy. It is like a large laboratory that starts from Campania and Naples, to venture into Italy and the whole world and return to the starting point through the images of a multitude of new assets where difficult places form decisive spaces. The goal is to bet on a large city no longer divided by social and aesthetic hierarchies but united in a kaleidoscope of figures. We like to investigate the overcoming of the peripheral dimension as a marginal crown thinking, rather, as an unexplored resource to be shaped, a new mirror of another metropolis that we do not want to stop looking for and dreaming."
2018
Cherubino Gambardella, curatore della Mostra “Metropoli Novissima” per la Fondazione Annali dell’Architettura e delle città di Napoli 2018, dirige l’inserto speciale su Abitare n 580 dedicato alla Mostra. “Questa è una mostra sulle possibilità̀ di una condizione di grande successo della vita sulla terra: la città trasformata in un nuovo corpo dalla sua esplosione dimensionale. Non vogliamo cadere nella retorica della periferia come luogo del margine e del degrado e neppure nella mitizzazione di una sua energia informale e sregolata. È come un grande laboratorio che parte dalla Campania e da Napoli, per avventurarsi in Italia e nel mondo intero e ritornare al punto di partenza attraverso le immagini di una moltitudine di nuovi assetti dove i luoghi difficili conformano spazi decisivi. L’obiettivo è quello di scommettere su una grande città non più divisa da gerarchie sociali ed estetiche ma unita in un caleidoscopio di figure. Ci piace indagare sul superamento della dimensione periferica come corona marginale pensandola, piuttosto, come inesplorata risorsa da plasmare, nuovo specchio di un’altra metropoli che non vogliamo smettere di cercare e sognare.”
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/399352
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