È noto come la figura di Agia facesse parte originariamente di un gruppo bronzeo forgiato da Lisippo per il donario eretto da Daoco II a Farsalo. Dopo poco, tra il 337/336 e il 332 a.C., il gruppo venne fatto reduplicare in marmo pario, per essere dedicato nel Santuario di Apollo Pizio a Delfi. Il contributo prende in esame la statua di Agia e la sua immediata fortuna, soffermandosi sulla sua attestazione più importante, costituita dalla testa ‘tipo Agia’scoperta a Cirene: testimonianza dei forti legami tra i santuari apollinei di Cirene e Delfi, la scultura, di marmo pentelico, può datarsi vicino a quella delfica. Essa, verosimilmente da associare al “Donario degli Strateghi” nel Santuario di Apollo, si può ipotizzare fosse stata affiancata da altre sculture, testimoniate da una testa di atleta nello stesso marmo, di dimensioni leggermente minori, probabilmente proveniente dallo stesso sito e con caratteri iconografici e stilistici molto vicini alla prima. Dietro l’Agia di Cirene si potrebbe forse riconoscere un personaggio noto dalle fonti letterarie che nel IV secolo a.C. fu vincitore nei giochi olimpici. In ogni caso, risulta evidente il significato politico della dedica cirenea, da leggere come presupposto programmatico della celebrazione dell’aristocrazia cittadina.

Il Thesauros di Daoco II nel santuario di Apollo Pizio a Delfi e il donario degli Strateghi nel santuario di Apollo Pizio a Cirene. Una nuova proposta

Serenella Ensoli
2018

Abstract

È noto come la figura di Agia facesse parte originariamente di un gruppo bronzeo forgiato da Lisippo per il donario eretto da Daoco II a Farsalo. Dopo poco, tra il 337/336 e il 332 a.C., il gruppo venne fatto reduplicare in marmo pario, per essere dedicato nel Santuario di Apollo Pizio a Delfi. Il contributo prende in esame la statua di Agia e la sua immediata fortuna, soffermandosi sulla sua attestazione più importante, costituita dalla testa ‘tipo Agia’scoperta a Cirene: testimonianza dei forti legami tra i santuari apollinei di Cirene e Delfi, la scultura, di marmo pentelico, può datarsi vicino a quella delfica. Essa, verosimilmente da associare al “Donario degli Strateghi” nel Santuario di Apollo, si può ipotizzare fosse stata affiancata da altre sculture, testimoniate da una testa di atleta nello stesso marmo, di dimensioni leggermente minori, probabilmente proveniente dallo stesso sito e con caratteri iconografici e stilistici molto vicini alla prima. Dietro l’Agia di Cirene si potrebbe forse riconoscere un personaggio noto dalle fonti letterarie che nel IV secolo a.C. fu vincitore nei giochi olimpici. In ogni caso, risulta evidente il significato politico della dedica cirenea, da leggere come presupposto programmatico della celebrazione dell’aristocrazia cittadina.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11591/396522
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